Roma Capitale

Santori (Lega): “Roma continua a bruciare, bene le verifiche della Procura sulla gestione del verde pubblico”

“Bene l’apertura di un’indagine della Procura di Roma. Forse ci si sta rendendo conto che non può esserci un piromane seriale in ogni angolo della città e magari qualcuno negli anni ha gestito in maniera pessima il verde pubblico generando gravissimi pericoli e distruzione? Chiederemo conto politicamente al sindaco Gualtieri e al presidente Zingaretti, sia per le aree verdi urbane che per i parchi di competenza della Regione, di tanto immobilismo e di questa sfrontata dimostrazione di incompetenza mentre la città va in fumo interessata da 4 maxi incendi solo nell’ultimo mese. Non è giustificandosi davanti ai media che si può governare la Capitale d’Italia” lo dichiara in una nota il consigliere della Lega Fabrizio Santori che domani prenderà parte alla manifestazione della Lega contro il degrado, prevista alle 17 in piazza del Campidoglio con la presenza del segretario Matteo Salvini. 

“Apprezziamo tutte le analisi e consideriamo con attenzione tutte le ipotesi sulle possibili cause di quanto accade mentre la città è ridotta ad un fumoso rogo di immondizie, materiali tossici e sterpaglie: ma altrettanto fumoso, anzi, inesistente, appare il piano di immediato intervento per porre fine a questo scempio. Dalla mezzanotte di domenica  fino al mattino di ieri  si sono registrati ancora trenta incendi, dopo l’ultimo devastante che ha colpito la zona di Centocelle distruggendo anche siti di autodemolizioni, con ulteriori, dannosissime conseguenze, e obbligando ancora una volta i cittadini a lasciare le proprie case minacciate dal rogo. Le forze dell’ordine e la magistratura faranno chiarezza sugli inneschi ritrovati in varie zone andate a fuoco, da Centocelle, al Pineto, all’Aurelio, e cercheranno i responsabili: ma intanto cosa  si sta facendo per mettere Roma in sicurezza? Dopo oltre un mese di fiamme solo rattoppi sull’emergenza, nessun intervento concreto di prevenzione e controllo, nessuna vera bonifica.  Perfino ai margini dei  terreni già bruciati resistono ancora sterpaglie e immondizia a bordo strada, all’interno di spazi sia pubblici che privati ancora  l’erba secca sfiora i due metri. Una situazione di pericolo gravissimo che rischia di sfociare in ulteriori devastazioni”, conclude Santori.

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