Quasi trecento miliardi di euro d’investimenti entro il 2030. E’ questo il prezzo dell’indipendenza energetica dalla Russia, che la presidente della Commissione Europa Ursula Von der Leyen vuole raggiungere il prima possibile. La guerra in Ucraina ha cambiato la bussola comunitaria: ecco perché col programma Re PowerEu si annunciano massicci finanziamenti con l’obiettivo non solo di cercare fornitori alternativi a Putin (che continua a vendere all’Europa grandi quantità di gas e petrolio) ma anche di accelerare su rinnovabili e risparmio dei consumi. Le risorse, in gran parte prestiti (225 miliardi), saranno disponibili grazie al Recovery Fund, il pacchetto contro la crisi del Covid. Molti Paesi non hanno chiesto questa fetta della torta perché non lo ritenevano economicamente conveniente e quindi potranno essere usati per l’energia.
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