Imprese e Sindacato

Whirpool, Gnk e Gianetti Ruote, allo sgarbo industriale i sindacati rispondono con lo sciopero generale

I licenziamenti nelle tre multinazionali hanno innescato la protesta dell’intera categoria. Assemblee in tutti i luoghi di lavoro dal 19 luglio. Monito alla Confindustria

Due ore di sciopero generale con assemblee in tutte le aziende per due settimane a partire da lunedì 19 luglio. Lo hanno proclamato Fim Fiom e Uilm per protestare contro i licenziamenti avviati nelle ultime settimane da alcune aziende nonostante l’accordo sull’avviso comune firmato a Palazzo Chigi. “Dopo lo sblocco del licenziamenti voluto dal governo Draghi e dalla Confindustria alcune aziende e multinazionali, Gkn, Whirlpool e Gianetti Ruote, hanno avviato le procedure di licenziamento per centinaia e centinaia di lavoratori. Si tratta di decisioni inaccettabili”, si legge in una nota unitaria Fim Fiom e Uilm.
Sono decisioni, secondo i sindacati, “che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro e che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione e il reddito dei lavoratori, per impedire la riduzione della capacità industriale del paese, evitare che altre aziende seguano questi esempi negativi e rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale”. Obiettivo della mobilitazione è anche quello di sollecitare “la riforma degli ammortizzatori sociali e difendere l’occupazione; dare finalmente soluzioni concrete e positive alle crisi aziendali aperte; vincolare gli investimenti del Pnrr ad una occupazione stabile e ad un lavoro in salute e sicurezza; impedire alle multinazionali e ai fondi di investimento di speculare e distruggere l’industria e il lavoro”. Per tutte queste ragioni, attaccano Fim, Fiom e Uilm, “occorre mobilitarsi e chiedere al Governo di intervenire presso la Confindustria per bloccare i licenziamenti, rispettare l’avviso comune sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sottoscritto con Cgil Cisl e Uil, dare soluzioni alle crisi aperte, aprire con il sindacato tavoli di confronto nei principali settori industriali a partire dall’automotive, dalla siderurgia, dall’elettrodomestico”.

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