Politica

Zingaretti: “Se il problema del Pd ero io, ora è risolto” . Poi il lungo affondo

“Se era maturata l’idea che il problema potessi essere io, ho tolto a tutti questo problema. Ora si discuta e si costruisca perché ne ha bisogno l’Italia”. Così a margine di un evento a Roma a Torre Gaia, il segretario dimissionario del Pd e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.”Io candidato sindaco di Roma? Ho detto che faccio il presidente della Regione” ha poi risposto a uno dei giornalisti, spiegando che “Ora ci sarà l’assemblea e qualsiasi scelta faranno io la rispetterò. Andiamo avanti e troviamo le forme migliori”. Poi, però, il segretario uscente ha detto altro ed è andato praticamente a ruota libera: “Qualsiasi scelta farà l’assemblea la rispetterò.  “Il tema non è un mio ripensamento. Ma mi auguro che il mio gesto aiuti il PD a ritrovare la voglia di discutere anche con idee diverse ma con più rispetto e efficacia”, ha aggiunto. “Salvini stia tranquillo, il governo Draghi è forte e solido, andrà avanti e troverà il Pd al 1000 per 1000 per portare avanti il programma”, ha detto il segretario del PD Nicola Zingaretti. “Io ce l’ho messa tutta ma non c’è l’ho fatta a cambiare questo clima. Ho fatto un passo di lato, non scompaio”, ha ribadito Zingaretti  “Leggetevi lo statuto. Non è previsto”.   “Un grandissimo grazie a tutte e a tutti coloro che in queste ore, da ieri sera, mi hanno scritto e mi stanno scrivendo. Nei prossimi giorni andrò a rinnovare la tessera del Pd per il 2021, perché rimango convinto che sia la grande forza popolare che può garantire a questo Paese il buon governo e l’alternativa alle destre che cavalcano i problemi e non li risolvono. Il governo Draghi è forte e andrà avanti”, sottolinea. “Per quanto riguarda me, la questione non è quella di un mio ripensamento: non è un tema di ripensamento che non c’è e non ci sarà. Piuttosto penso debba essere il gruppo dirigente a fare un passo in avanti nella consapevolezza di avere un confronto più schietto, franco e plurale ma anche solidale sul ruolo del Pd, sui valori di riferimento, sulla nostra idea dell’Italia e dell’Europa. Io non ce l’ho fatta ad ottenerlo, perché più che il pluralismo ha prevalso la polemica. Ho fatto dunque un passo di lato. Spero che ora questo confronto sia possibile”. 

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