Negli ultimi tre anni c’è stato un aumento significativo dei casi di poliomielite e lo sforzo per eradicare la malattia in Afghanistan è una sfida crescente. Ma si fanno passi avanti. Gli operatori sanitari in Afghanistan inizieranno una campagna di vaccinazione contro il virus casa per casa, e il nuovo governo talebano ha accettato di sostenere la campagna. Non solo, le donne potranno partecipare come lavoratrici in prima linea. I talebani attaccavano gli operatori sanitari, ostacolando la campagna di vaccinazione. Ancora a marzo di quest’anno tre vaccinatrici antipolio sono state uccise a Jalalabad. Secondo l’inviato dell’Oms in Afghanistan, Luo Dapeng, quello di lunedì è dunque un “passo estremamente importante nella direzione giusta”. L’obiettivo sarà immunizzare 3,3 milioni di bambini che erano rimasti esclusi dalle campagne precedenti a causa proprio dell’ostilità dei talebani nelle zone sotto il loro controllo. “Questa decisione ci consentirà di fare un passo da gigante negli sforzi per eradicare la polio”, ha dichiarato in una nota Hervé Ludovic De Lys, rappresentante dell’Unicef in Afghanistan. “Per eliminare completamente la poliomielite, ogni bambino in ogni famiglia in Afghanistan deve essere vaccinato e, con i nostri partner, questo è ciò che ci accingiamo a fare”. È stata inoltre concordata una seconda campagna di vaccinazione, che dovrebbe partire a dicembre.
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