Politica

Anche con la Dad si può bocciare, ma tener conto del Covid

La direttiva del ministero coinvolge tutte le classi d’età. Norma valida dalle elementari alle Superiori

Dopo il “tutti ammessi” del 2020, quest’anno tornano le bocciature scolastiche. Lo conferma il ministero dell’Istruzione, sottolineando che bisogna comunque tenere conto “delle peculiarità delle attività didattiche realizzate, anche in modalità a distanza, e delle difficoltà incontrate in relazione alle situazioni determinate” dalla pandemia. Alla notizia i ragazzi, come riporta il sito specializzato Skuola.net, non reagiscono con disappunto. Chi frequenta licei, istituti tecnici o professionali, per essere ammesso alla classe successiva senza ulteriori incombenze (recupero degli apprendimenti, ecc.) dovrà innanzitutto avere un voto di condotta non inferiore a sei. Dopodiché bisognerà avere una votazione ‘sufficiente’ (non inferiore a sei decimi) anche in tutte le discipline previste dal piano di studi, compresa l’Educazione civica. Infatti, un voto insufficiente anche solo in educazione civica comporterà la sospensione del giudizio e la necessità di superare una prova d’esame per ciascuna materia in cui si sono registrate lacune. Accertamenti da svolgere prima dell’inizio scolastico e che, se non superati, determinano la conferma della bocciatura. Alle scuole medie, invece, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe potrà deliberare, ma solo con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva. Mentre la valutazione sul comportamento sarà espressa con un giudizio sintetico. Con i Consigli di classe che, anche qui, potranno stabilire, per casi straordinarie, delle deroghe rispetto al requisito di frequenza anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza pandemica.

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