Economia e Lavoro

Area Euro, la ripartenza c’è

Il Bollettino della Bce prevede una situazione favorevole per l’economia e la ripresa al netto di ulteriori colpi di coda della Pandemia

(Red) L’economia dell’area euro sta gradualmente ripartendo ed è atteso un “netto miglioramento nella seconda metà del 2021, via via che i progressi nelle campagne di vaccinazione consentono di allentare ulteriormente le misure di contenimento”. Lo scrive la Bce nel bollettino economico, che nota come “allo stesso tempo permangono incertezze”. In particolare, “la pandemia in corso, con il diffondersi delle varianti del virus, e le sue implicazioni per le condizioni economiche e finanziarie continuano a rappresentare una fonte di rischi al ribasso”. Ecco, comunque cosa indica la Bce: “Dopo la contrazione nel primo trimestre dell’anno, l’economia dell’area dell’euro sta gradualmente ripartendo con il migliorare della situazione connessa alla pandemia di coronavirus (COVID-19) e i significativi progressi delle campagne di vaccinazione. I dati più recenti segnalano un rimbalzo dell’attività nel settore dei servizi e il perdurante dinamismo nella produzione manifatturiera. Ci si attende che l’attività economica acceleri nella seconda metà di quest’anno di pari passo con le ulteriori revoche delle misure di contenimento. Secondo la Bce è necessario “continuare a fornire sostegno essenziale e tempestivo alle imprese e alle famiglie maggiormente esposte alla pandemia”. Poi Bce scrive i possibili numeri con le proiezioni macroeconomiche di giugno 2021 formulate dagli esperti dell’Eurosistema per l’area dell’euro, che indicano una crescita annua del PIL in termini reali pari al 4,6 per cento nel 2021, al 4,7 nel 2022 e al 2,1 nel 2023. Lo afferma la Bce nel bollettino economico. Rispetto all’esercizio dello scorso marzo condotto dagli esperti della Bce, le prospettive per l’attività economica sono state riviste al rialzo per il 2021 e il 2022, mentre restano invariate per il 2023. Nel complesso, i rischi per le prospettive di crescita nell’area dell’euro sono sostanzialmente bilanciati. Da un lato, una ripresa ancora più forte potrebbe fondarsi sulle prospettive più favorevoli per la domanda mondiale e su una riduzione del risparmio delle famiglie più rapida del previsto dopo la revoca delle restrizioni sociali e legate ai viaggi. Dall’altro lato, la pandemia in corso, con il diffondersi delle varianti del virus, e le sue implicazioni per le condizioni economiche e finanziarie continuano a rappresentare una fonte di rischi al ribasso.

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