Cronaca

Arrestato l’assassino dello chef Alessio Madeddu. Il delitto commesso per gelosia

Angelo Brancasi, panettiere di Sant’Anna Arresi, ha confessato nella notte l’assassino di Alessio Madeddu, lo chef 52enne di Teulada, in Sardegna, trovato senza vita giovedì mattina davanti al suo locale “Sabor’e Mari”, al porto vecchio, ucciso a colpi di accetta. L’omicida, davanti al pm Rita Cariello ha raccontato di aver colpito Madeddu per motivi passionali ed è stato arrestato.  Avrebbe raccontato agli investigatori, stando alle prime indiscrezioni, di aver ucciso lo chef perché geloso della moglie che lavorava al ristorante e con la quale la vittima avrebbe avuto una relazione clandestina. Prima del delitto il panettiere si sarebbe presentato a Porto Budello: inizialmente il dialogo fra i due sarebbe stato “tranquillo”, poi la situazione è degenerata. Brancasi avrebbe aggredito Madeddu, che avrebbe tentato invano a difendersi con un’accetta. La vittima avrebbe anche lanciato un oggetto contro l’auto di Brancasi, danneggiandola. Già nelle ore successive al delitto era emersa la notizia che alcune persone sospettate erano state portate in caserma. A scoprire il delitto giovedì mattina era stata la figlia del noto cuoco e pescatore sardo, che era andata a trovarlo. Dallo scorso marzo la vittima era agli arresti domiciliari dopo la condanna a sei anni e otto mesi ottenuta per aver aggredito i carabinieri e aver ribaltato la loro auto con una ruspa. Madeddu aveva trascorso cinque mesi in carcere a Uta e dopo la sentenza di primo grado gli erano stati concessi gli arresti domiciliari nella casa collegata al ristorante.

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