Economia e Lavoro

Auto, giù le immatricolazioni (-28,1%) nel mese di luglio a fine anno crollo del 18,3%

Il calo delle immatricolazioni a luglio del 28,1% a 110.292 unità rispetto allo stesso mese del 2019 è “particolarmente negativo” sia per la fine dell’effetto degli incentivi prenotabili fino all’8 aprile, sia per l’attesa dei nuovi incentivi appena entrati in vigore che “freneranno” la caduta nella seconda parte dell’anno. E’ quanto afferma il Centro Studi Promotor, sottolineando che il mercato italiano dell’auto potrebbe chiudere il 2021 “sostanzialmente in linea” con il risultato del primo semestre a quota 1.566.000 immatricolazioni per l’intero anno con un calo sul 2019 del 18,3%. I nuovi incentivi hanno “contenuto” l’effetto negativo sulle vendite, ma resta un “forte divario” tra il recupero dell’economia in generale e quello del settore dell’auto, che è ancora in gravissime difficoltà. Secondo il Centro Studi Promotor, per il settore dell’auto occorre una politica di lungo respiro basata sull’introduzione di incentivi “permanenti” con interventi a rotazione articolati in incentivi semestrali per le diverse categorie di autovetture e sulla detrazione integrale dell’Iva per uniformare la normativa alle regole dell’Unione Europea. “Quello che occorre in questa fase di rilancio epocale dell’economia italiana – secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – è che emerga una precisa volontà di raggiungere gli obiettivi imposti dall’Unione Europea in materia di mobilità avviando un processo che consenta di ottenere i risultati voluti con il coinvolgimento dell’intera collettività anche in termini di costi oltre che di benefici”.

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