Esteri

Brasile, la foresta amazzonica brucia ancora

Dare continuità alle azioni di monitoraggio e di lotta contro il disboscamento illegale e gli incendi nella regione della foresta amazzonica brasiliana, secondo l’agenzia DIRE è l’obiettivo del Plano Amazonia 2021/2022 lanciato dal Conselho Nacional da Amazonia Legal (Cnal) a un anno dalla sua nascita.

Il nuovo piano sostituisce la cosiddetta Operacao Verde Brasil 2, condotta dalle forze armate, che giungerà al termine il 30 aprile. L’intervento dei militari è cominciato il maggio scorso a seguito delle pressioni fatte dalla comunità internazionale per proteggere la foresta. Stando ai dati dell’Institutos de Pesquisas Espaciais (Inpe), il 2020 è stato il secondo anno con il più alto tasso di deforestazione registrato nell’”Amazzonia legale” dal 2015, con circa 8.000 chilometri quadrati di territorio disboscati. Con la dicitura “Amazzonia legale” si intende un’entità socio-geografica, la più grande del Brasile, che comprende 11 Stati situati nel territorio della foresta.

Venerdì scorso il ministero della Difesa ha reso noto il bilancio dell’operazione, che ha avuto un costo complessivo di circa 400 milioni di reais, poco meno di 61,5 milioni di euro.

Negli ultimi sei mesi, gli episodi di disboscamento hanno visto una riduzione del 21 per cento e, nel mese di gennaio, e’ stato registrato un calo del 70 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020.

Il Plano Amazonia 2021/2022 sarà concentrato in 11 municipi, sette nello Stato di Parà, uno in quello di Rondonia, due in Amazonas e uno nel Mato Grosso. Il monitoraggio sarà condotto principalmente da organizzazioni civili, come l’Instituto Brasileiro do Meio Ambiente e dos Recursos Naturais Renovaveis (Ibama) e l’Instituto Chico Mendes de Conservacao da Biodiversidade (Icmbio), oltre a contare sull’appoggio della Fundacao Nacional do Indio (Funai), cosi’ come dell’Instituto Nacional de Colonizacao e Reforma Agraria (Incra) e dei corpi di polizia.

L’obiettivo del governo è azzerare il disboscamento illegale entro il 2030. L’anno scorso, però, il tasso di deforestazione nell’Amazzonia è stato tre volte superiore alla quota fissata dal Brasile alla Convenzione sul clima delle Nazioni Unite.

Nell’ultima settimana il presidente Jair Bolsonaro ha inoltre siglato un programma con il quale spera di ottenere 3,2 miliardi di reais dal settore privato, poco più di 491 milioni di euro, per preservare alcune aree delle riserve ambientali dell’Amazzonia. Il programma Adote1parque (Adotta un parco) permetterà infatti a qualsiasi società privata o individuo di sostenere fino a 132 unita’ sotto protezione federale nella regione con circa dieci euro all’anno per ogni ettaro.

Adote1parque è in linea con il discorso che il vicepresidente Hamilton Mourao ha pronunciato durante il World Economic Forum di Davos che si è svolto in formato digitale il mese scorso, nel quale ha affermato la necessità di avere l’iniziativa privata alla guida degli investimenti in Amazzonia.

AGC GreenCom 

Related posts

Egitto, Al-Sisi rieletto presidente. Per il generale nuovo mandato di sei anni

Redazione Ore 12

Le posizioni dei populisti e del centro destra italiano. Meloni e la Lega danno ragione alla Corte Polacca. Forza Italia si schiera con gli europeisti

Redazione Ore 12

Petrolio dal Golfo di Oman. La prima volta dell’Iran

Redazione Ore 12