Politica

Così ripartirà l’Italia, ma la Lega si astiene

Dal 26 aprile tornano le zone gialle, riaprono i ristoranti anche a cena (ma solo all’aperto), via libera agli spettacoli, ma il coprifuoco resta alle 22. E’ quanto prevede il nuovo decreto Covid, approvato dal Consiglio dei ministri con l’astensione della Lega.

Nonostante la proposta delle Regioni di spostarlo alle 23, il governo mantiene ilcoprifuoco alle 22: è quanto emerge dopo una riunione tra Draghi e i ministri, con la Lega che ha annunciato che si asterrà sul voto del ddl. Il ministro Garavaglia: “Potrebbe anticipare l’apertura di fiere e parchi”. Mentre in vista delle riaperture, il ministro Giorgetti ha annunciato che il governo sta “pensando a un green pass italiano che permetta anche l’ingresso in Italia degli stranieri”.  Ecco comunque, il Decreto e posizioni dei partiti.

LEGA – “La Lega chiede di dare fiducia agli italiani che hanno dimostrato per un anno pazienza e rispetto delle regole. Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni” ha detto Salvini, al termine del Cdm. “I dati sanitari – ha sottolineato – fortunatamente sono in netto miglioramento: negli ultimi giorni sono migliaia i letti di ospedale che si sono liberati. Con rigidi protocolli di sicurezza, con prudenza e mantenendo le distanze, si può anzi si deve tornare a vivere e lavorare al chiuso e all’aperto”. “Voteremo il prossimo decreto se insieme al piano vaccinale e alla tutela della salute prevederà il ritorno alla vita e il ritorno al lavoro”, ha concluso Salvini.

M5S – Così fonti di governo M5S sullo strappo: “Spiace per atteggiamento Lega. Questo governo è nato per incoraggiare la coesione nazionale. Oggi è stata messa in discussione l’unità delle nostre decisioni. In un momento come quello che stiamo vivendo, l’interesse per il Paese viene prima di quello di partito. Purtroppo dalla Lega è un film già visto, che non ha pagato”.

PD – “La piattaforma che abbiamo condiviso e che sosteniamo è un punto di equilibrio giusto tra l’esigenza di ripartenza e la tutela della salute – dicono fonti di governo Pd – Ravvisiamo nell’atteggiamento della Lega la conseguenza di una contraddizione che è quella di un continuo susseguirsi di ultimatum che portano a questo tipo di incidenti di percorso”. “Il Pd sostiene la linea molta chiara di aperture sì ma con gradualità perché l’importante è ripartire in sicurezza in modo irreversibile” sottolineano fonti del Nazareno. “L’atteggiamento ondivago di Salvini che prima rivendica il decreto come frutto delle pressioni della Lega e poi ne prende le distanze – continuano le stesse fonti – è irresponsabile e frutto delle sue difficoltà anche all’interno del centrodestra”.

REGIONI – Consentire, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, i servizi di ristorazione sia al chiuso che all’aperto, senza distinzione di trattamento in base agli orari di somministrazione, e prorogare il coprifuoco dalle 22 alle 23, sono due delle ulteriori osservazioni e modifiche alla bozza del decreto sulle riaperture che, secondo quanto si apprende, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha trasmesso nel pomeriggio alla ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini e al ministro della Salute Roberto Speranza. Le Regioni hanno chiesto inoltre la ripresa delle attività individuali in palestra al chiuso e nelle piscine all’aperto, già a partire dal 26 aprile, la riapertura del settori wedding e l’avvio anticipato, rispetto a quanto disposto in bozza, dei mercati e l’uniformazione delle date di riapertura degli spettacoli all’aperto e degli eventi sportivi all’aperto.

IL DECRETO APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI 

GREEN PASS – “Dal 26 aprile chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni. Sempre dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2”. Lo rende noto Palazzo Chigi al termine del Cdm.

“Può avere il certificato verde chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto), chi si è ammalato di Covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione), chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test). Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale” rendono noto fonti di Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri.

SCUOLA – “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%”. Per quanto riguarda l’università, “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.

RISTORANTI – Dal 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti anche a cena, purché all’aperto.

SPETTACOLI – Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto, rende noto Palazzo Chigi. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

CENTRI TERMALI, PARCHI TEMATICI E DI DIVERTIMENTO – “Dal 1°luglio in zona gialla sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento” si legge nel decreto sulle riaperture approvato dal Consiglio dei ministri.

SPORT – “Dal primo giugno in zona gialla sono aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico. La capienza consentita è del 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso. Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori. E’ possibile inoltre, anche prima del primo giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza”. 

FIERE E CONGRESSI – Dal 15 giugno in zona gialla riaprono le fiere, mentre dal primo luglio via libera a convegni e congressi.

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