(Red) Il Governo continua ad avere difficoltà nelle stesura del nuovo Decreto contro il Covid e con all’interno la misura del Green pass. Il provvedimento che dopo la cabina di regia andrà in Consiglio dei ministri è atteso al varco dalle Regioni, che hanno già inviato all’Esecutivo le osservazioni. Sicuramente quello che è certo è che lo stato d’mergenza arriverà fino al 31 di dicembre, mentre su tutto il resto c’è il buio più completo. Le Regioni chiedono che i parametri per decretare il passaggio dalla zona bianca a gialla, con tutte le limitazioni del caso, prevedano il 30% dei posti letto occupati negli ospedali e il 20% nelle terapie intensive. Ma soprattutto chiedono che in zona bianca il green pass si applichi solo ai grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi. In sintesi, ricorrere al certificato verde per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite. Ma il governo -con il premier Mario Draghi in testa ed eccezione fatta per la Lega- esige di più per fermare la corsa del virus, che complice la variante Delta è tornato a far paura. Distinguendo le attività su tre livelli: i servizi essenziali che non richiedono green pass, quelli che ne prevedono una versione ‘light’ -dunque una sola dose con una data già fissata e ravvicinata per la seconda- e infine l’elenco delle attività per cui il certificato verde dovrà attestare la vaccinazione completa.
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