Esteri

Deficit ecologico per il 72% della popolazione mondiale

Nel 2017, il 72% della popolazione mondiale viveva nei paesi con deficit di risorse naturali e redditi inferiori alla media globale. A rivelarlo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Sustainability e condotto dagli scienziati di Global Footprint Network, un think tank indipendente fondato come organizzazione no profit di beneficenza.

I risultati evidenziano la vulnerabilità delle economie nazionali esposte ai vincoli delle risorse naturali e contribuiscono a spiegare come alcuni paesi siano associati a livelli più elevati di povertà ecologica, una situazione in cui le risorse naturali del paese sono insufficienti per fornire cibo, fibre, materiali da costruzione e per l’abbattimento delle emissioni.

Il team, guidato da Mathis Wackernagel di Global Footprint Network, ha confrontato e classificato i paesi del mondo in quattro categorie sulla base del prodotto interno lordo (Pil) pro capite e del deficit ecologico, la quantità di risorse biologiche consumate in eccesso rispetto alla fornitura da parte degli ecosistemi naturali. Le risorse, spiegano gli autori, sono fondamentali per mantenere il progresso e assicurare ai paesi il potere economico d’acquisto nei mercati esteri.

Il gruppo di ricerca ha preso in considerazione il periodo di tempo compreso tra il 1980 e il 2017. Stando ai risultati degli autori, nel 1980, il 57% della popolazione viveva in paesi con deficit di risorse biologiche e un reddito inferiore alla media mondiale. Nel 1980, inoltre, il deficit ecologico mondiale era solo del 19%, mentre nel 2017 questo valore è salito al 73%. Le misurazioni indicano che quattro anni fa, circa il 72% della popolazione mondiale abitava nelle zone associate a redditi inferiori alla media globale.

Gli esperti hanno poi evidenziato che nel 2017 i paesi ad alto e basso reddito con deficit ecologico utilizzavano rispettivamente 3,7 e 1,3 volte più risorse biologiche pro capite rispetto a quanto disponibile a livello mondiale. Gli scienziati concludono sottolineando l’importanza di sviluppare strategie per rimodellare la domanda di risorse, come il potenziamento della capacità naturale e il cambiamento delle abitudini di consumo.

La situazione negli ultimi anni di certo non è migliorata, anche a causa della pandemia da Covid-19, la domanda di risorse è ulteriormente aumentata, e il reddito globale sta diminuendo sempre più basso.

AGC GreenCom

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