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Diagnosticava malattie gravi alle sue pazienti. In manette falso ginecologo che visitava on line. Almeno 400 le vittime

 

Con l’accusa di violenza sessuale la polizia, su delega della procura di Taranto, ha effettuato una perquisizione nei confronti di un 40enne che si spacciava per ginecologo. L’uomo avrebbe contattato e terrorizzato oltre 400 donne con diagnosi gravi, inducendole a compiere visite ginecologiche online. Durante la perquisizione sono stati sequestrati smartphone, supporti di memoria e schede sim. Il finto medico, utilizzando uno stratagemma per nascondere il proprio numero di telefono, che appariva quindi anonimo, faceva capire alle interlocutrici di essere a conoscenza di esami clinici effettuati dalle stesse presso strutture sanitarie presenti su tutto il territorio nazionale. Nel corso della telefonata, il finto medico, rappresentando alle vittime la possibile presenza di infezioni vaginali gravi, le induceva a effettuare una visita ginecologica online. L’attività di indagine, condotta dagli investigatori del Servizio Polizia Postale e dalla Postale di Bari e Taranto, ha consentito di risalire all’uomo attraverso l’analisi dei dati telefonici e telematici, gli accertamenti effettuati su file audio delle telefonate registrate dalle vittime e, soprattutto, la collaborazione di queste ultime.

La vicenda parrebbe aver interessato oltre 400 donne in tutta Italia i cui dati, dai primi riscontri, sembrerebbero stati ottenuti dalla consultazione di portali di annunci di compravendite on line. L’attività di indagine, condotta dagli investigatori del Servizio Polizia Postale e dalla Postale di Bari e Taranto, ha consentito di risalire all’uomo attraverso l’analisi dei dati telefonici e telematici. Gli agenti hanno svolto anche accertamenti su file audio delle telefonate registrate dalle vittime. Fondamentale anche la collaborazione di queste ultime per fare scattare le manette al falso camice bianco.

Come già accennato, la vicenda parrebbe aver interessato oltre 400 donne, provenienti in tutta Italia. I loro dati, stando a quanto è emerso dai primi riscontri, sembrerebbero stati ottenuti dalla consultazione di portali di annunci di compravendite on line.

La storia ricorda quella recentemente denunciata della trasmissione di Italia 1 Le Iene. Il programma ha infatti recentemente scoperto che uno stimato ginecologo di Bari che sosteneva di essere in grado di poter curare il papilloma virus tramite rapporti sessuali con lui. Si trattava del professor Giovanni Miniello, finito sotto indagine dalla Procura per dei presunti abusi sessuali che avrebbe praticato nei confronti delle sue pazienti. Come è possibile ascoltare nelle registrazioni mandate in onda dalla trasmissione, infatti, il medico proponeva alle donne che si recavano nel suo studio rapporti sessuali con lui come cura per il papilloma virus, approfittando della sua reputazione scientifica per mettere sotto pressione le pazienti.

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