Politica

Draghi e il Covid: “Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus”

“Ci troviamo tutti di fronte, in questi giorni, a un nuovo peggioramento dell’emergenza sanitaria. Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più. La pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l’accelerazione del piano dei vaccini, una via d’uscita non lontana. Voglio cogliere questa occasione per mandare a tutti un segnale vero di fiducia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in un videomessaggio alla web conference “Verso una Strategia Nazionale sulla parità di genere”.

“Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli”, così Draghi. Che ha aggiunto: “Questo non è il momento di dividerci o di riaffermare le nostre identità. Ma è il momento di dare una risposta alle tante persone che soffrono per la crisi economica, che rischiano di perdere il posto di lavoro, di combattere le disuguaglianze. In un solo anno il numero di italiani che vivono in una situazione di povertà assoluta è aumentato di oltre un milione, mentre si sono acuite altre disparità, prima fra tutte quella tra donne e uomini”.

“A fronte dell’esempio di molte italiane eccezionali in tutti i campi, anche nella normalità familiare, abbiamo molto, moltissimo da fare per portare il livello e la qualità della parità di genere alle medie europee”. Così Draghi. “La mobilitazione – ha proseguito – delle energie femminili, un non solo simbolico riconoscimento della funzione e del talento delle donne, sono essenziali per la costruzione del futuro della nostra nazione”.

Sempre il premier, “sulla parità di genere c’è una “opportunità straordinaria nel programma NextGeneration EU” che può “diventare realtà nell’azione di governo, del mio governo. Tra i vari criteri che verranno usati per valutare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci sarà anche il loro contributo alla parità di genere”.

“Il nostro compito, e mi riferisco a tutti i livelli istituzionali, è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide. Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile. Le mie preoccupazioni sono le vostre preoccupazioni. Il mio pensiero costante è diretto a rendere efficace ed efficiente l’azione dell’esecutivo nel tutelare la salute, sostenere chi è in difficoltà, favorire la ripresa economica, accelerare le riforme”.

“Azioni mirate e profonde riforme sono necessarie per coinvolgere pienamente le donne nella vita economica, sociale e istituzionale del Paese. Ma dobbiamo prima di tutto cambiare noi stessi nella quotidianità della vita familiare”. Lo ha detto sempre Draghi, nel videomessaggio inviato alla Conferenza “Verso una Strategia Nazionale sulla parità di genere”, promosso dalla minstra Elena Bonetti in occasione della Festa della donna.

“Lo Stato e gli enti territoriali dovranno assistere le famiglie, specie le più giovani, anche quando questa fase di emergenza sarà terminata – ha spiegato Draghi -. Gli strumenti che dobbiamo impiegare sono vari, penso tra gli altri ai congedi parentali, penso al numero dei posti negli asili nido che ci vede inferiori agli obbiettivi europei, e sulla loro distribuzione territoriale che va resa ben più equa di quanto non sia oggi. Tutto ciò è obbiettivo di questo governo”.

“Non voglio qui ripetere le bellissime parole di oggi del Presidente della Repubblica sulla condizione femminile. Voi sapete bene quanto sia dolorosa”, ha detto il premier secondo il quale “sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, sono da condividere le proposte della Commissione parlamentare d’inchiesta. Oggi, per le vittime dei troppi femminicidi e anche come reazione prodotta dalla pandemia, sembra formarsi una nuova consapevolezza”.

“È con questo spirito di fiducia nel nostro, nel vostro, futuro e con l’impegno di questo governo a conquistarsela, che vi auguro buon 8 marzo” 

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