“Quello che si deve fare è cercare la pace, fare in modo che i due smettano di sparare e comincino a parlare”. Queste le parole del premier Mario Draghi sulla guerra tra Ucraina e Russia, in un intervento alla scuola ‘Dante Alighieri’ di Sommacampagna, nel veronese, dove è intervenuto nella mattinata di venerdì. Il presidente del Consiglio ha poi ricordato la telefonata avuta tempo fa con il presidente russo Vladimir Putin e la visita recente a Washington dal presidente americano Joe Biden. “A Putin ho detto: ‘La chiamo per parlare di pace’. Lui mi ha detto: ‘Non è il momento'”. E ancora: ‘La chiamo perché vorrei un cessate il fuoco’. ‘Non è il momento’. ‘Forse – ha ricordato Draghi sempre riferendosi alle parole pronunciate a Putin – i problemi li potete risolvere voi due, perché non vi parlate?’, ‘Non è il momento'”, è stata di nuovo la risposta del capo del Cremlino. “Ho avuto più fortuna a Washington parlando con il presidente Biden”, ha poi chiarito Draghi: “Solo da lui Putin vuol sentire una parola e gli ho detto che telefonasse. Il suggerimento ha avuto più fortuna perché i loro ministri si sono sentiti”. “Chi attacca ha sempre torto. C’è differenza tra chi è attaccato e chi attacca, bisogna tenerlo in mente”, ha poi aggiunto il presidente del Consiglio. Dopo la guerra con l’Ucraina “dobbiamo pensare ai cittadini russi, e pensare a loro come cittadini del mondo, dobbiamo considerarli come noi. Perché loro – ha sottolineato – non sono i nemici, e questo è cercare di parlare di pace”. Poi un passaggio anche sulla scuola e sull’andamento della pandemia. “Spero che l’anno prossimo non ci sia più bisogno di mascherine e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto, alla vostra età è importante stare insieme”, ha detto il premier agli studenti.
aggiornamento la Guerra di Putin ore 16.42