Economia e Lavoro

Fisco, la denuncia dei Caf -Cia: “Comuni a ruota libera su aliquote IMU. Semplificazione ancora disattesa”

“Il versamento dell’acconto Imu, in scadenza il 16 giugno, va effettuato sulla base della situazione immobiliare relativa al primo semestre del 2021 e utilizzando, di regola, le aliquote del 2020. Per il versamento a saldo (16 dicembre 2021), invece, sarà necessario considerare le delibere Imu per il 2021 che i comuni dovranno emanare e trasmettere al portale del federalismo fiscale entro il 14 ottobre 2021. Ma ciò, con tutta probabilità, non accadrà, vista la mancata applicazione del meccanismo di semplificazione previsto dalla legge di Bilancio 2020, secondo cui i comuni possono differenziare le aliquote Imu nel rispetto di una “griglia” di fattispecie, stabilite in un apposito decreto delle Finanze. Ma il decreto non è, al momento, ancora stato adottato, malgrado la norma ne avesse espressamente disposto l’efficacia a decorrere dal 2021.
Quindi, come evidenziato nella risoluzione 1/df/2020 del dipartimento delle Finanze, i comuni possono esercitare tuttora liberamente il potere di diversificazione delle aliquote sino alla emanazione del provvedimento del Mef. La semplificazione, dunque, con ulteriore inerzia del legislatore, non arriverà prima del 2022, con gravi conseguenze organizzative per tutti gli intermediari che devono consultare migliaia di delibere comunali con un dispendio di tempi e risorse economiche ingiustificate. Se si prevedono norme di semplificazione, queste devono essere rese operative. I tempi lo consentirebbero ancora”. Lo afferma il presidente di CAF-Cia Agricoltori italiani Alessandro Mastrocinque.

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