Esteri

Il Papa è volato in Africa per il suo 40esimo viaggio

 

Il Papa è in Africa per il suo 40mo viaggio “ecumenico di pace”, come da lui stesso definito domenica 29 gennaio al termine dell’Angelus, che lo porterà in due Paesi della periferia del mondo, entrambi attraversati dalla fortissima contraddizione di avere un sottosuolo ricchissimo ma popolazioni afflitte da povertà e violenza. Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan aspettano il Pontefice dopo lunghi mesi di attesa, dall’annullamento della visita inizialmente prevista per il luglio scorso.

Nell’arrivare all’Aeroporto di Fiumicino, l’auto del Santo Padre ha sostato brevemente nei pressi del Monumento ai Caduti di Kindu, i 13 aviatori italiani uccisi in Congo l’11 novembre 1961. Alle vittime di quel sanguinoso eccidio e a tutti coloro che hanno perso la vita partecipando a missioni umanitarie e di pace, Papa Francesco ha dedicato una preghiera, per poi procedere in direzione dell’aereo che lo porterà a Kinshasa. Dal tre febbraio Franceso si sposterà poi a Juba capitale del Sud Sudan dove resterà fino al 5 febbraio, giorno in cui farà ritorno a Roma. Al centro della presenza del Papa in questi due Paesi c’è il tema della pace, un incontro col cristianesimo africano, sarà la conferma dell’attenzione dl Francesco per questo continente, prima nella RDC, dilaniata negli anni da un conflitto che vede un impressionante numero di gruppi di guerriglia, e poi in Sud Sudan Paese giovanissimo, nato nel 2011, dove però nonostante gli accordi del 2018 che tentarono di mettere fine alla guerra intera intestina, la pace non è mai arrivata, e dove oltre alla violenza, a devastare il Paese ci sono povertà, carestia, cambiamenti climatici. Un viaggio quello a Juba che Francesco farà con il primate anglicano Justin Welby e con il moderatore della Chiesa di Scozia, Iain Greenschields, a testimoniare il grande valore ecumenico della visita. In entrambi i Paesi ci si aspetta l’emozione dell’incontro con le vittime dell’est del Congo e in Sud Sudan con gli sfollati interi.

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