Esteri

Ucraina, i russi avanzano, tensione ai confini con la Bielorussia

Di Giuliano Longo

Ieri il ministero della Difesa russo ha annunciato che unità d’assalto del Gruppo Centro hanno espugnato una roccaforte ucraina alla periferia orientale della cittadina di Kirov (Severnoye) nellar egione di Donetsk),dove il 29 giugno era stata già conquistata Shumy. L’attacco è avvento alle spalle delle formazioni ucraine grazie a untunnel di 3 chilometri scavato lungo il canale Seversky Donetsk.

Annunciata anche la conquista dei villaggi di Yasnodobrovka (a ovest di Avdiivka), Spornoye, Novoaleksandrovka e Novopokrovskoye, sempre nella regione di Donetsk dove progressi russi si segnalano anche a Chasov Yar.

L’avanzata russa è confermata dai media ucraini anche nelle località di Novooleksandrivka e Sokil e nei pressi di Novopokrovske e Volodymyrivka, dove i russi minacciano una strada cruciale per i rifornimenti alle truppe ucraine nella parte della regione di Donetsk ancora occupata da Kiev. Fonti ucraine confermano e lo stesso presidente Volodymyr Zelensky ammettono che i russi avanzano soprattutto nella regione di Kharkov.

Secondo fonti russe due depositi di armi occidentali sarebbero stati distrutti nei giorni scorsi da attacchi missilistici nelle aree di Kiev e Odessa mentre altri depositi minori sarebbero stati colpiti nelle retrovie dall’artiglieria distruggendo alcuni lanciarazzi HIMARS e obici di artiglieria.

Fra i mezzi più efficaci per colpire nelle retrovie ucraine Zelensky denuncia che solo nell’ultima settimana ne sono state impiegate 800 bombe aeree guidate . Anche oer questa ragione il presidente chiede agli alleasti occidentali i “mezzi necessari per distruggere i vettori di queste bombe, inclusi gli aerei da combattimento russi, ovunque si trovino” aggiungendo che l’ucraina “ha bisogno di più sistemi di difesa aerea, abbiamo bisogno di maggiore aiuto da parte dei nostri partner”.

Secondo il direttore esecutivo della società energetica ucraina DTEK, Dmytro Sakharuk, la difesa aerea ucraina non è in grado di proteggere efficacemente il settore energetico a causa dello squilibrio nel numero di missili. Per ogni missile antiaereo ucraino ci sono 5-6 missili russi che colpiscono le infrastrutture energetiche provocando, solo negli ultimi mesi ,danni per un miliardo di dollari.

Se nel 2021 la Russia ha prodotto 56 missili da crociera Kh-101, l’anno scorso ne ha prodotti 460. Le scorte di missili balistici Iskander sono aumentate da 50 a 180, nonostante il loro impiego continuo contro obiettivi ucraini. Per la difesa aerea di Kiev, gli Stati Uniti starebbero negoziando il trasferimento di 8 batterie di missili Patriot da Israele, come riporta il Financial Times.

Oltre alla presenza sul fronte ucraino, ormai accertata, di centinaia di mercenari, e “consulenti” occidentali, la CNN rivela che Biden sta valutando l’invio di contractors militari americani per la manutenzione e e riparazioni dei sistemi d’arma forniti dagli Stati Uniti.

A Kiev manca il personale qualificato ,così come scarseggiano ormai gli arruolamenti per il fronte. Anche i media ucraini e occidentali riconoscono le crescenti difficoltà ad arruolare nuove reclute, con moltissimi giovani che si nascondono o vengono catturati nel corso di “cacce all’uomo” nelle città ucraine.

Un’inchiesta del tedesco Die Welt riporta che i militari ucraini al fronte siano circa di 250 mila, quindi Kiev dovrebbe arruolare almeno  50.000 militari ogni tre mesi per il ricambio, rivelando che molti reparti al fronte sono esausti e vicini al collasso psicologico.

Ieri Kiev ha deciso di concedere la libertà ai detenuti nelle carceri se accetteranno combattere i russi, esclusi dal reclutamento i pluriomicidi gli stupratori, e chi ha compiuto crimini contro la sicurezza nazionale. Secondo le stime del ministero della Giustizia ucraino, circa 27mila detenuti su un totale di 42mila, sarebbero reclutabili , con tanti saluti alla accuse a Mosca per l’arruolamento di carcerati non solo per la Wagner.

Molti media anche ucraini ammettono che il morale basso dei combattenti ucraini sia determinato dall’andamento della guerra e dall’inutile sacrificio di vite in battaglie senza speranze come quella per la difesa di Bakhmut e di un calo di fiducia nei confronti del governo Zelensky.

Infine ieri Mosca ha definito “preoccupante l dispiegamento di truppe ucraine al confine bielorusso”, come ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov.

La Bielorussia aveva già schierato rinforzi e sistemi di difesa aerea per coprire obiettivi militari e infrastrutture civili critiche vicino al confine con l’Ucraina in seguito al drastico aumento del numero di voli di ricognizione effettuati da droni ucraini.

“L’Aeronautica e le Forze di difesa aerea sono in stato di massima prontezza al combattimento. Sia le nostre che quelle della Russia. C’è una cooperazione completa “, ha detto il presidente bielorusso Lukashenko martedì durante la celebrazione delGiorno dell’indipendenza della Bielorussia. “I sistemi missilistici Polonez e Iskander (russi, ndr) sono schierati in posizione” ha riferito.

A protezione avanzata dei confini statali “, ha aggiunto “sono state dispiegate forze per operazioni speciali,non solo le guardie di frontiera, ma anche i nostri militari oggi hanno bloccato le potenziali direzioni di movimento del nemico “.

Lukashenko ha sottolineato che non esistono “linee rosse” e che in caso di aggressione, si verificherebbero “attacchi con tutti i tipi di armi su obiettivi designati. Abbiamo pensato a tutto… abbiamo bloccato sia il confine meridionale [con l’Ucraina] sia quello occidentale [con i paesi dell’UE], affinché, Dio non voglia, non si commettano errori, come è già accaduto nella nostra storia”.

Allo stesso tempo, Lukashenko ha affermato che non avrebbe incaricato le guardie di frontiera di proteggere il confine con la Polonia dai migranti illegali.

“Non li prenderemo [i migranti] qui. Il nostro compito è garantire la sicurezza della nostra gente. Non ho intenzione di ordinare alle guardie di frontiera, ai militari e ai civili di proteggere l’Unione Europea al confine tra Bielorussia e Polonia”, ha detto Lukashenko nel suo discorso, sottolineando che la stessa UE ha imposto sanzioni alla Bielorussia e ora sta cercando di costringere Minsk a proteggerla dagli immigrati.

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