Covid

Il vaccino contro il Covid previene del 63% la malattia grave e in caso di dose booster del 92%

Il vaccino previene l’infezione con un’efficacia del 63% in caso di dose booster, e la malattia grave con un’efficacia del 92%. Lo rileva l’Iss nel suo report settimanale esteso. “L’efficacia del vaccino (riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati) nel prevenire la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 – si legge – è pari al 63% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 52% tra i 91 e 120 giorni, e 44% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale”, mentre è “pari al 63% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster”. L’efficacia nel prevenire casi di malattia severa è “pari a 85% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 88% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 82% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni”. Infine e’ “pari al 92% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster”. Quanto al tasso di ospedalizzazione standardizzato per età, relativo alla popolazione di età 12 anni, nel periodo 14/1/2022-13/02/2022 per i non vaccinati (321 ricoveri per 100.000 ab.) risulta circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni (84 ricoveri per 100.000 ab.) e circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (36 ricoveri per 100.000 ab.). Il tasso di ricoveri in terapia intensiva invece “risulta circa cinque volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni (5 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 ab.) e circa sedici volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 ab.)”. Infine, il tasso di mortalità per i non vaccinati (107 decessi per 100.000 ab.) risulta circa cinque volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni (21 decessi per 100.000 ab.) e circa quindici volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (7 decessi per 100.000 ab.). Dalla seconda decade di gennaio è stabile al 29% la percentuale dei casi Covid segnalati nella popolazione in età scolare rispetto al resto della popolazione. Lo rileva l’Iss nel suo report settimanale esteso. Nell’ultima settimana il 19% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 43% nella fascia d’età 5-11 anni, il 38% nella fascia 12-19 anni. Dall’inizio dell’epidemia alle ore 12 del 2 marzo 2022 sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19 2.886.769 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 14.878 ospedalizzati, 344 ricoverati in terapia intensiva e 49 deceduti.

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