Covid

In Francia auto-test per studenti ed insegnanti, ma i ritardi e le difficoltà sono tante

Il quotidiano parigino le Monde pubblica un servizio sugli autotest anti- covid previsti nei licei francesi e scrive, “non chiedere ai Presidi dei licei se sono “contrari” alla campagna di autotest perché lo chiedevano, aspettavano …” Ma mentre questi autotest devono iniziare ad essere distribuiti agli studenti delle scuole superiori già lunedì 10 maggio, l’operazione , secondo molti capi di istituto “scivola”.Da Parigi a Marsiglia, da Nantes a Grenoble, la stessa osservazione: sarà difficile rispettare il programma.
E per una buona ragione: gli autotest non sono arrivati ovunque. “La situazione è eterogenea da un’istituto all’altro”, ha riferito, alla vigilia del fine settimana, Philippe Vincent, portavoce di SNPDEN-UNSA, il sindacato di maggioranza tra i dirigenti.
Il suo liceo di Aix-en-Provence (Bouches-du-Rhône) non aveva ricevuto, venerdì 7 maggio, alcun dispositivo di screening da offrire agli studenti anche se per gli gli insegnanti va meglio meglio.
In totale, 60 milioni di autotest sono stati promessi al mondo della scuola entro l’estate, gli insegnanti volontari della scuola secondaria e primaria possono sottoporsi a screening a casa, al ritmo di due autotest a settimana forniti gratuitamente. Per gli studenti delle scuole superiori, invece, è previsto che si prestino al test – previa autorizzazione delle famiglie – una volta alla settimana, all’interno del proprio istituto.
Le consegne sono iniziate in anticipo, ma raramene coprono, in questa fase e prima della piena ripresa del sistema educativo nazionale, più della metà del fabbisogno.
Il 5 maggio i sindacati delle varie categorie della scuola , hanno co-firmato un comunicato stampa congiunto che è un “avvertimento”: e consigliano “molto fortemente” ai loro iscritti di non correre “alcun rischio” con le operazioni di screening e di eseguirle “solo se tutte e tutte le condizioni sono soddisfatte per quanto riguarda le raccomandazioni sanitarie“.Tuttavia, “le scuole superiori non sono pronte”, avverte Sylvie Perron del sindacato SGEN-CFDT, “e quelle del sud della Francia hanno più difficoltà a essere consegnate che al nord”.
Non molto diversamente la pensa Franck Antraccoli del sindacato ID-FO: “I pacchi stanno arrivando … molto lentamente”, osserva questo preside di Nantes. Con una settimana di due giorni e mezzo davanti a noi [a causa del Ponte dell’Ascensione], trovo difficile vedere quanto potrebbe accadere fino a lunedì 17 maggio».
A questa data, ci sarà a malapena un mese di lezioni nelle scuole superiori, molte delle quali prevedono di terminare l’anno scolastico prima del previsto – una settimana prima degli esami di maturità, per evitare che gli alunni siano “2case contact”.

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