Economia e Lavoro

Indietro di 21 anni

Crolla la spesa media mensile degli italiani, è la più accentuata contrazione dal 1997 (Rilevazioni serie storica)

(Red) Nel 2020 la stima della spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia è di 2.328 euro mensili in valori correnti, il 9% in meno rispetto al 2019. Lo riferisce l’Istat spiegando che, considerata la dinamica inflazionistica, il calo in termini reali è appena meno ampio (-8,8%). Si tratta della contrazione più accentuata dal 1997 (anno di inizio della serie storica). La metà delle famiglie italiane spende più di 1.962 euro al mese. Già nella giornata di martedì Istat aveva dato un’altra brutta notizia che poi confermava lo scenario odierno. Ad aprile 2021 si stima una flessione congiunturale per le vendite al dettaglio (-0,4% in valore e -0,5% in volume). Le vendite dei beni alimentari sono in aumento (+1,0% in valore e in volume) mentre diminuiscono quelle dei beni non alimentari (-1,5% in valore e -1,7% in volume). Nel trimestre febbraio-aprile 2021, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano del 4,3% in valore e in volume. La crescita è dovuta alle vendite dei beni non alimentari (+8,6% in valore e +8,4% in volume) mentre quelle dei beni alimentari sono in diminuzione (-0,7% in valore e -0,5% in volume).
Su base tendenziale, ad aprile 2021, le vendite al dettaglio aumentano del 30,4% in valore e del 31,5% in volume. Anche in questo caso sono le vendite dei beni non alimentari a determinare l’aumento con un forte incremento sia in valore sia in volume (rispettivamente +83,0% e +83,1%); le vendite dei beni alimentari risultano in crescita contenuta (+0,6% in valore e +1,2% in volume). Tra i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano Mobili, articoli tessili, arredamento (+653,0%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+431,3%), mentre per i Prodotti farmaceutici si evidenzia la crescita di minore entità (+6,0%). Rispetto ad aprile 2020, il valore delle vendite al dettaglio aumenta in tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (+22,8%), le imprese operanti su piccole superfici (+38,1%), le vendite al di fuori dei negozi (+61,0%) e il commercio elettronico (+35,2%).

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