La Corea del Sud ha lanciato il suo primo razzo spaziale nazionale a sviluppo interno, nell’ultimo tentativo di promuovere il suo programma ambizioso unendosi al ristretto club spaziale globale. Il KSLV-II – noto anche come Nuri – è decollato dal Naro Space Center nel villaggio costiero meridionale di Goheung alle 17:00 locali (le 10:00 in Italia), con un’ora in ritardo sul programma, secondo quanto comunicato dal ministero della Scienza. Le autorità lo hanno descritto come un importante passo verso un programma spaziale che prevede la realizzazione di satelliti di vario tipo. Il razzo Nuri è stato lanciato con l’obiettivo di portare un carico fittizio, un blocco di 1,5 tonnellate di acciaio e alluminio, in orbita fra 600 e 800 chilometri di altezza sopra la Terra. Il lancio era inizialmente stato previsto un’ora prima, ma è stato ritardato perché gli ingegneri hanno dovuto esaminare alcune valvole all’interno, ha detto ai giornalisti il vice ministro sudcoreano della Scienza, Yong Hong-taek. Il razzo Nuri è il primo veicolo spaziale del Paese costruito interamente con tecnologia prodotta internamente. Il prossimo lancio, sempre con un carico fittizio prima di provare con un vero satellite, è previsto nel maggio 2022.