Politica

Manovra, tutte le richieste di modifica e integrazione di Fratelli d’Italia

 

“Questa è una legge di Bilancio complessivamente deludente. Non serviva il ‘genio’ di Mario Draghi per un provvedimento del genere, non c’è una visione”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, durante un punto stampa convocato nella sede di via della Scrofa a Roma per presentare gli emendamenti del suo partito alla Manovra. Sono 785 – su 6.290 totali – le richieste di modifica alla legge di Bilancio attesa dall’esame del Senato. Si va dalle risorse per il contrasto al Covid – su tutte, un miliardo per indennizzare le vittime di reazioni avverse al vaccino, 100 milioni per il potenziamento delle terapie intensive o il credito d’imposta del 30% per le spese sostenute nel primo trimestre 2022 per tamponi, mascherine e sanificazione e il potenziamento del trasporto pubblico locale – al sostegno per le imprese. Quindi, riduzione dell’aliquota Ires, 2 miliardi da destinare a quelle aziende che assumono disoccupati che hanno perso il lavoro durante la pandemia, l’eliminazione dell’Irap per lavoratori autonomi e l’estensione del regime forfettario per le partite Iva portando il limite da 65 a 100mila euro.

Capitolo pensioni e ammortizzatori sociali: tra le richieste di FdI, il ricalcolo del sistema contributivo in base ai contributi versati, lo stop alle ‘pensioni d’oro’ (“in questo Paese – ha detto Meloni – esistono persone che da anni prendono oltre 90mila euro al mese da quando avevano 50 anni”), e soprattutto l’eliminazione del reddito di cittadinanza a favore dell’assegno di solidarietà rivolto ai nuclei familiari con almeno un componente ultrasessantenne, minore o disabile. Persone quindi, per la loro condizione, “non abili” per il mondo del lavoro. L’importo sarebbe di 400 euro mensili, che aumenterebbero di ulteriori 250 per ogni altro componente con i requisiti precedentemente elencati. Tra i criteri, l’essere cittadino italiano o comunque comunitario e cittadino italiano da almeno dieci anni. Infine, l’esenzione del pagamento delle tasse per i proprietari di immobili occupati abusivamente e il deposito obbligatorio di 30mila euro a garanzia della solvibilità fiscale delle attività imprenditoriali avviate da extracomunitari, da utilizzare in futuro per il pagamento delle imposte.

“Il disegno di legge di bilancio è stato presentato in parlamento l’11 novembre, due settimane dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri e venti giorni dopo il termine previsto dalla legge. Questo comporta un’ulteriore compressione dei lavori parlamentari e la possibilità di discutere uno dei provvedimenti più importanti dell’anno”. Così la presidente di FdI Giorgia Meloni a margine della presentazione degli emendamenti alla Manovra. “L’atteggiamento del governo Draghi è ormai intollerabile, si procede quasi esclusivamente con il ricorso alla fiducia e ai pdg che hanno una perentorietà diversa dagli emendamenti. In quella che rimane una Repubblica parlamentare il Parlamento non esiste e sono colpita dal silenzio della stampa su questo tema. Abbiamo oltre 6mila emendamenti alla Manovra di cui meno di 800 presentati dall’opposizione, quindi di fatto il Parlamento svolge il ruolo di opposizione“.

Per Meloni, “la campagna vaccinale è importante ma da sola non risolve il problema. È innegabile che i mezzi pubblici continuano a essere il principale cluster del Covid. Chiediamo di potenziare le risorse esistenti per potenziare il Tpl con altri 200 milioni di euro“. E sullo zoccolo duro di no vax che continua a non volersi sottoporre alla vaccinazione nonostante il super green pass che riduce gli spazi di socialità ai non immunizzati, la leader di FdI spiega: “Continuo a ritenere che il modo più efficace di convincere gli scettici a vaccinarsi è dichiarare che il Governo è pronto a indennizzare chi subirà controindicazioni. È il modo per affermare che lo stesso crede nell’efficacia e la sicurezza dei vaccini”.

“Il reddito di cittadinanza va abolito perché è una misura pensata male. Uno Stato giusto non mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo. Da una parte quindi si deve procedere con gli incentivi all’inserimento del lavoro, dall’altra proponiamo l’assegno di solidarietà destinato alle famiglie con almeno un disabile, un minore o un ultrasessantenne”, sottolinea Meloni. Per la leader di FdI, “questa Manovra rischia di non rendere strutturale l’aumento del Pil di quest’anno che era frutto di un rimbalzo fisiologico. La chiusura totale a questi emendamenti farebbe aumentare il livello della nostra opposizione“, minaccia Meloni. Che conclude criticando un altro dei provvedimenti inserito in Manovra, il tetto massimo di 1000 euro nell’uso del contante: “È una follia. È scritto da Tafazzi, perché non ha senso inserirlo in Italia quando non è previsto nel resto dell’Europa”.

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