Covid

Palù (Aifa-Cts): “Non è scontato che Omicron in poche settimane diventi prevalente”

Non è scontato che in poche settimane la variante Omicron diventi prevalente in Italia. “Non abbiamo dati sufficienti per affermarlo. In ogni caso è bene essere guardinghi e rafforzare le misure di protezione e prevenzione collettive ed individuali, vedi ricorso alla mascherina e al tampone. Le restrizioni in arrivo sono necessarie”. A dirlo è Giorgio Palù, virologo del Comitato tecnico scientifico e presidente dell’Aifa. Nel Regno Unito sabato scorso sono stati riportati 10.000 nuovi casi sui circa 90mila positivi a SARS-CoV-2. L’Italia ha individuato sinora poco più di 80 sequenzeOmicron in quanto svolge un’attività di sequenziamento molto bassa, siamo penultimi in Europa con la Spagna”. Per Palù abbiamo ancora pochi dati per trarre conclusioni: “Noi attualmente ci basiamo sui dati del Sud Africa, dove il nuovo ceppo virale ha preso il predominio, sugli ancora preliminari dati epidemiologici europei e sui pochi studi eseguiti. Ma le condizioni del Sudafrica sono diverse. Oltretutto disponiamo di elementi troppo scarsi per trarne conclusioni e chi traccia scenari allarmistici appare quantomeno precipitoso”. Serve quindi maggiore lavoro qui in Italia, specie in termini di sequenziamento: “Questo virus presenta circa 35 mutazioni sulla proteina Spike che gli è necessaria per agganciare le cellule umane e che costituisce la base del vaccino. Molte di queste mutazioni sono state identificate in precedenti varianti come responsabili della capacità del virus di eludere la sorveglianza del sistema immunitario e di infettare efficacemente la cellula ospite -spiega-.

aggiornamento Pandemia Covid del 20 dicembre ore 15.27

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