Economia e Lavoro

Pensioni, altro che aumenti, arrivano tagli radicali. Le previsioni di Affaritaliani.it

Pensioni più ricche nel 2022? Sì, ma non tutte. Dopo le buone notizie di gennaio, potrebbero arrivarne di meno belle da febbraio. Non per tutti i pensionati, sia chiaro, ma per alcuni. Vediamo chi potrebbe vedere tagliare i propri assegni. Va premesso infatti che le nuove regole che comprendono il cumulo della pensione con altri redditi, potrebbe portare per alcune persone un importo più basso nei primi mesi dell’anno: le pensioni, essendo un provvedimento previdenziale, potrebbero essere rivalutate verso il basso sul fronte della reversibilità. La pensione di reversibilità – ossia il trattamento riconosciuto in caso di decesso del pensionato in favore dei familiari superstiti – è cumulabile con altri redditi di chi la percepisce ma dentro certi limiti. L’INPS può effettuare dei tagli. Il cumulo delle pensioni può portare a decurtazioni pari al 25%, 40% o 50% a seconda dello status reddituale (pratica è regolata a norma di legge – la n. 335 dell’ 8 agosto 195), spiega contocorrenteonline.it.  L’Inps ha la facoltà “di fissare i limiti per i vari anni, applicandoli ai redditi dei percettori”. Andiamo ad analizzare la situazione delle pensioni dunque. I nuovi parametri per il 2022? “L’Inps ha stabilito nuovi parametri: i redditi fino a 20.429,37 euro, ad esempio, non subiranno tagli – spiega  contocorrenteonline.it – Quelli compresi fra 20.429,37 e 27.239,16 euro, invece, incorreranno in una decurtazione del 25%. E ancora, i redditi fra 27.239,16 e 34.048,95 euro subiranno un taglio del 40%, mentre quelli superiori incoreranno direttamente nel dimezzamento”

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