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Processo bis per la strage di Viareggio, l’udienza al processo si apre e si chiude. La rabbia dei familiari delle vittime L’ex Ad di Fs e Rfi non rinuncia più alla prescrizione

L’appello bis per la strage di Viareggio è stato immediatamente rinviato. La Corte d’appello di Firenze ha disposto la traduzione in lingua tedesca della sentenza della Cassazione dell’8 gennaio 2021 per il disastro del 29 giugno 2009. Quel verdetto ha dichiarato la prescrizione di tutti i reati, tranne il disastro. In poche parole le accuse si sono letteralmente annacquate.. Dopo una camera di consiglio di circa 50 minuti, il collegio dei giudici ha accolto l’istanza presentata dai difensori degli otto imputati stranieri. I magistrati, tuttavia, hanno precisato che a fronte delle 584 pagine complessive della sentenza, verranno tradotte solo le parti relative agli imputati che hanno presentato l’istanza. La Corte ha poi conferito l’incarico all’interprete di lingua straniera per redarre “in tempo congruo” la traduzione. Il deposito della traduzione dovrà avvenire entro il prossimo 17 marzo. La Corte ha respinto poi l’eccezione di nullità dell’atto di citazione che era stata sollevata dagli stessi difensori degli imputati stranieri, ritenendola “infondata”. Il processo pertanto è legittimamente incardinato e va avantiLa prossima udienza è stata fissata al 7 aprile. Va detto poi che Mauro Moretti, l’ex ad di Fs e Rfi, non ha rinunciato la prescrizione, come aveva fatto in predenza, quando in più occasioni aveva detto il contrario. Lo ha detto personalmente alla corte. Lo scorso settembre i giudici della Cassazione aveva chiarito che la sua volontà di rinunciare alla prescrizione, perché si ritiene “innocente”, andasse verificata durante l’appello-bis disposta per l’accusa di disastro colposo I supremi giudici avevano dichiarato prescritti gli omicidi colposi, facendo cadere l’aggravante del mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, e stabilendo un nuovo processo di appello per disastro colposo nei confronti degli ex vertici delle ferrovie, tra cui il top manager, e Michele Mario Elia, ex ad Rfi. In appello Moretti era stato condannato a 7 anni di reclusione, mentre a Elia vennero inflitti 6 anni. Ricordiamo che nella sentenza emessa dai Supremi Giudici avevano scritto “che il controllo sulla manutenzione avrebbe evitato l’incidente”. Alcuni familiari delle vittime al termine dell’udienza davanti alla corte di appello di Firenze si sono avvicinati al banco dove era seduto l’ingegner Moretti dicendogli ad alta voce: ‘Vergogna!’. L’imputatoi si è alzato e si è subito allontanato, quindi c’è stato un applauso polemico da parte di tutti i familiari seduti nei posti del pubblico. Una familiare, Daniela Rombi, ha detto ad alta voce in aula: “Io piango mia figlia. Dovete stare tutti zitti, è una vergogna. Lui è il capo, è stato condannato e ora non rinuncia alla prescrizione”.

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