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Gaza, all’orrore si aggiunge orrore. Demolito anche un cimitero

 

Alcuni bulldozer dell’Esercito israeliano hanno demolito il cimitero di Sheikh Shaban, nel quartiere di as-Saha, a Gaza. E’ quanto fa sapere Al-Jazeera.

“I cadaveri – scrive l’emittente – appaiono dissotterrati e schiacciati sotto i bulldozer Non è la prima volta che le forze di occupazione demoliscono i cimiteri, distruggendo tombe, riesumando i cadaveri e poi mutilandoli. Parti dei cadaveri, compresi quelli di bambini, sono chiaramente visibili nell’area”.

Le fazioni palestinesi a Gaza non negozieranno con Israele fino al raggiungimento del cessate il fuoco totale: “C’è una decisione a livello nazionale secondo cui non ci saranno negoziati sui prigionieri o scambi di prigionieri finché non ci sarà la fine completa dell’aggressione” da parte di Israele, recita una nota diffusa da Hamas, Jihad islamica e altre fazioni palestinesi, divulgata tramite il canale Telegram del movimento che ha attaccato Israele il 7 ottobre scorso, uccidendo oltre 1.200 persone.

Stando a quanto fanno sapere le autorità di Hamas, inoltre, a Gaza il bilancio delle vittime è salito a 20 mila morti.

Intanto, i combattimenti non accennano a diminuire: oggi, nel giorno della riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno fatto sapere che 230 obiettivi di Hamas sono stati attaccati nel corso delle ultime 24 ore, e sono in atto intensi combattimenti nel Nord della Striscia.

Inoltre, le truppe della 551ma Brigata hanno sgomberato una scuola a Jabaliya, dove erano ospitati civili. All’interno della struttura sono state trovate varie armi, appartenenti a membri di Hamas.

La scorsa notte, almeno 24 palestinesi sono morti per i bombardamenti israeliani su Khan Younis, dove nelle ultime 24 ore sono state uccise 55 persone.

Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, le Idf hanno colpito abitazioni e rifugi nell’area dell’Ospedale Europeo, usando aviazione e artiglieria.

Alcune fonti locali, sentite sempre dalla Wafa, hanno segnalato che gli israeliani hanno sganciato bombe al fosforo bianco su un mercato a Jabaliya. I militari si sono introdotti nel campo profughi, hanno portato via i civili dalle loro abitazioni “sotto la minaccia delle armi” e hanno incendiato alcune case.

E’ necessario che vengano ristabilite le condizioni necessarie per favorire gli aiuti umanitari nella Striscia. E’ quanto ha detto il Segretario Generale dell’Onu, Antònio Guterres.

Il Direttore Generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, invece, si è detto preoccupato per la “combinazione” tra malattie, fame e mancanza di igiene, per cui la popolazione ha già subito “tassi alle stelle” di infezioni e focolai di malattie.

In merito al funzionamento delle strutture sanitarie, Ghebreyesus ha detto che il personale dell’Oms ha verificato che i medici dell’Ospedale Al Ahli hanno smesso di effettuare operazioni chirurgiche, vista la mancanza di carburante, forniture e personale.

Oggi, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà di nuovo per votare la risoluzione degli Emirati Arabi Uniti, in cui si chiede il cessate il fuoco immediato tra Israele e Hamas.

La riunione, in precedenza, era stata rinviata per evitare che gli Stati Uniti mettessero un altro veto, dopo aver sollevato dubbi in merito alla dicitura ”sospensione delle ostilità’.

In conferenza stampa, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken ha precisato che si sta lavorando al testo della risoluzione per garantire che gli aiuti a Gaza arrivino effettivamente e in sicurezza ai civili palestinesi.

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