Regioni

Puglia, gravi inadempienze e ritardi nella lotta alla xylella

“Gravi inadempienze degli enti pubblici, con erbacce e sterpaglie che campeggiano senza che siano state attivate le pratiche obbligatorie di prevenzione fitosanitaria nelle aree pubbliche, mentre a Lecce in un canale del consorzio di bonifica si staglia rigoglioso addirittura un fico, a testimonianza di quanto nulla sia stato fatto per l’ennesimo anno consecutivo”. Lo denuncia Coldiretti Puglia, facendo il conto alla rovescia per le pratiche obbligatorie anti Xylella con gli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, Anas, Demanio, che hanno ancora solo 72 ore di tempo per pulire strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata inarrestabile della Xylella fastidiosa”.
“Secondo il Piano anti Xylella 2021 predisposto dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e dall’Osservatorio fitosanitario regionale, le pratiche di prevenzione contro l’insetto vettore dovevano essere svolte dal 10 aprile al 10 maggio, ma anche questa volta, al netto delle multe che saranno comminate, è emerso tristemente quanto sia stato disatteso un impegno morale che tutta la Puglia doveva assumersi per bloccare l’infezione”, spiega l’associazione.

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