(Red) A pochi giorni dal vertice con Joe Biden, il presidente russo Vladimir Putin, intervistato dalla NBC, ha definito le relazioni con gli Stati Uniti “al punto più basso da anni”. Secondo Putin i rapporti tra i due Paesi “si sono deteriorati negli ultimi tempi”. Nell’intervista il numero uno del Cremlino ha parlato anche dell’ex presidente americano Donald Trump, definendolo “un individuo straordinario e di talento. Un individuo pittoresco, che può piacerti o meno, ma non è arrivato dall’establishment, non aveva mai fatto parte della politica di alto livello prima d’allora”. L’attuale inquilino della Casa Bianca è invece “radicalmente diverso”, un politico di carriera, e Putin si augura che non prenda decisioni “ispirate dall’impulso”. Putin ha sorriso sprezzante quando il giornalista gli ha chiesto se sia un assassino, così come lo aveva definito Biden recentemente e ha aggiunto che sono parole “espressione della cultura americana. Durante il mio mandato, mi sono abituato ad attacchi da tutti i tipi di angolazione e da tutti i tipi di aree, con ogni tipo di pretesto e ragioni; attacchi di diverso calibro e ferocia e niente di tutto ciò mi sorprende. Penso che siano parole espressioni della cultura americana dove questo è considerato normale. A proposito, non qui. Qui non è considerato normale”.
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