La guerra di Putin

Quasi 15mila studenti in fuga dall’Ucraina inseriti nelle scuole italiane

Quasi 15mila studenti ucraini sono stati inseriti nelle scuole italiane da quando nel loro Paese è scoppiata la guerra. La fascia più numerosa è quella tra i 3 e i 13 anni, mentre gli alunni più grandi stanno seguendo lezioni a distanza proposte dal governo di Kiev. A fornire i dati è il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Il percorso delineato dal Ministero dell’Istruzione italiano per i giovani ucraini proseguirà nei prossimi mesi, con apposite iniziative formative all’interno del Piano estate. A disposizione delle attività che verranno messe in campo ci sono già 50 milioni di fondi europei. “La scuola c’è, l’Europa c’è. La scuola è anche capacità di accogliere i momenti difficili”, ha detto a Rai News 24 Bianchi. E mentre si lavora per gli esami di Stato, si guarda anche già a settembre, consapevoli – dice Bianchi – “che una parte degli studenti ucraini rimarrà con noi”. Il pilastro formativo delle attività didattiche estive per gli studenti ucraini sarà però “la pedagogia del ritorno”. In pratica, spiega Bianchi, si tratta di “preparare questi giovanissimi al rientro nel loro Paese”. Per farlo, secondo gli esperti consultati da Bianchi, si dovrà partire dall’ascolto “non solo nelle parole, ma anche negli occhi e nei gesti, sia loro che delle loro madri”.  Campo d’azione sarà anche “la predisposizione di almeno un insegnante ucraino in ogni scuola”. E ancora: l’attivazione di campi vacanze, la previsione della bandiera ucraina in ogni scuola in cui vi sia un minore profugo, accanto a quella italiana. Per i ragazzi italiani, il Piano estate punterà invece sulla “solidarietà attiva, sforzandosi di trovare mezzi di comunicazione condivisibili con i loro coetanei stranieri”. Si darà “grande importanza al programma della scuola d’estate con attività che non saranno strettamente disciplinari ma che punteranno a creare una comunità”, dice Bianchi. Per realizzare gli obiettivi, il Ministero dell’Istruzione, dopo aver diffuso nei giorni scorsi una prima nota alle scuole per l’accoglienza dei minori ucraini, ha lanciato sul proprio sito una sezione dedicata all’accoglienza delle studentesse e degli studenti ucraini. Si tratta di uno spazio con indicazioni delle linee guida da seguire e le risorse per consentire ai bambini e ai ragazzi in fuga dalla guerra di proseguire il loro percorso scolastico ed educativo nel sistema italiano.  Il 90% degli ucraini arrivati in Italia è composto da donne e ragazzi, spiega Bianchi. La maggior parte è divisa tra il Nord Italia e la zona di Napoli.

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