Primo piano

Quello che sta uscendo dalla COP27 è sempre più deprimente

di Daniele Ognibene

E’ terminata in Egitto la Conferenza annuale per il clima dell’Onu, arrivata alla sua 27esima edizione. António Guterres ieri ci parlava di “una rottura della fiducia tra nord e sud, tra economie sviluppate ed emergenti”, un “puntarsi il dito addosso che è la ricetta per la mutua e certa distruzione”.
Quello che sta uscendo dalla COP27 sembra essere sempre più la conferma di come non si riesca a trovare la quadra, ancora una volta. E ancora una volta i movimenti ambientalisti che ci avvertono del fatto che “non c’è più tempo” rimangono inascoltati. Ogni anno parliamo di un’occasione irripetibile e ogni anno sembra andare sempre peggio.
Ci vuole coraggio per raggiungere un risultato importante. Certo è che senza le COP non avremmo raggiunto i risultati che abbiamo adesso, come gli Accordi di Parigi, ma non possiamo fermarci qui. Abbiamo bisogno di andare oltre, ambire a un futuro migliore, più sano e sicuro per tutte e tutti. Abbiamo bisogno di vedere risultati nel grande, mentre agiamo nel nostro piccolo.
Molto probabilmente bisognerà attendere domenica per avere dei risultati, nonostante la Conferenza sia terminiate ieri. Quello che si prospetta non sembra però andare nella direzione che vorremmo.
Noi intanto continueremo nella nostra lotta, quotidiana, contro chi alla salute di una comunità preferisce il profitto di un singolo, a chi è pronto a depauperare le risorse naturali in nome dello sviluppo. Dalle nostre valli, già testimoni dei devastanti risultati di politiche scellerate contro il benessere collettivo, porteremo avanti le nostre battaglie per il nostro futuro.

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