“Avremmo potuto tornare indietro, ma non era possibile. Visto che eravamo spalle al muro il nostro impegno fu quello di aumentare qualità dell’intervento e indurre riduzione della cubatura. Alla fine il progetto fu ottimo, anche dal punto di vista energetico, tanto che conquistò un livello gold”. Così ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel corso della sua testimonianza nel processo sulla costruzione dello stadio di Tor di Valle. La prima cittadina ha poi aggiunto: “Paolo Berdini non ha mai avversato il progetto del nuovo stadio della Roma ma anzi gli ha aperto un’autostrada, anche se oggi ne esce come il paladino dell’anti-stadio. Era contrario a parole ma non nei fatti”. Berdini, sempre secondo la Raggi, “non dava mai mandato ai suoi uffici di andare a sedersi coi proponenti per abbattere i metri cubi. Anzi al tavolo diceva di essere contrario, ma poi non dava seguito”. “Faceva molte chiacchiere e pochi fatti. A un certo punto coinvolsi Luca Lanzalone nella vicenda stadio perché Berdini ci stava portando a schiantare sugli scogli, non aveva più il polso della situazione – ha sottolineato ancora la Raggi – e mi sono rivolta a Lanzalone chiedendogli anche di partecipare alle riunioni e di aiutarmi da un punto di vista giuridico tecnico per trovare una exit strategy che non fosse la revoca della delibera ‘Marino’, decisione sulla quale i consiglieri di maggioranza M5s, in Campidoglio, erano spaccati”. Il problema – per quanto spiegato dalla sindaca – era che la con una negazione tout court del progetto stadio si sarebbe andati incontro a richieste risarcitorie, che potevano coinvolgere la giunta e gli stessi consiglieri che avessero votato in favore del ‘no’. Nel processo si contestano a vario titolo i reati di associazione a delinquere e corruzione. Sotto accusa ci sono una quindicina di persone, tra cui l’immobiliarista Luca Parnasi.
Raggi stuzzica l’ex Assessore Berdini: “Sullo Stadio della Roma contrario solo a parole”
