“Sono molto contento che la Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati abbia da oggi un testo di riforma dal quale iniziare una riflessione aperta e collaborativa tra tutti i livelli di governo che rafforzi il ruolo e i poteri di Roma Capitale”. E’ il commento del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Adesso lavoriamo tutti insieme – è l’auspicio di Gualtieri – sia per mandare avanti questo percorso di riforma sia perché si possa avere al più presto, in coerenza con l’indirizzo espresso dal voto di oggi, una legge statale e una regionale che facciano da apripista al successivo passo costituzionale”, conclude. Diversa la valutazione di Rampelli per Fratelli d’Italia: “Il bicchiere è mezzo pieno perché finalmente c’è una riforma su Roma Capitale anche se dai confini talmente ampi da rischiare l’ennesimo nulla di fatto. Ma il bicchiere è mezzo vuoto perché, trattandosi di una riforma costituzionale, sfidiamo questa eterogenea maggioranza che sostiene il governo Draghi a bruciare ogni record per le quattro letture previste dall’art. 138”. “In questo conto alla rovescia – assicura- non sarà certo Fratelli d’Italia a mettersi di traverso, ma nutriamo forti dubbi sulla reale volontà di allineare Roma alle altre capitali europee e occidentali.Resta il fatto che Roma Capitale avrebbe potuto avere e potrebbe tuttora avere competenze e poteri in tempo reale attraverso l’approvazione di una banale legge regionale. Cosa che non è stata fatta negli interminabili nove anni di governo Pd con Zingaretti presidente”.
“Evidentemente – conclude Rampelli- Zingaretti ha preferito esercitare i suoi poteri anche su Roma piuttosto che cederli a beneficio dei suoi cittadini”.