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Scuola aumentano le classi colpite dal virus e che finiscono in Dad. Giù la presenza degli studenti in aula

Il ministero dell’Istruzione da questa settimana rende pubblico il monitoraggio dell’incidenza del virus nelle scuole. I dati sono raccolti attraverso la “Rilevazione andamento emergenza COVID-19” disponibile sul Sistema informativo del Ministero dell’Istruzione (SIDI) che viene compilata settimanalmente dai dirigenti scolastici (o da un loro delegato) attraverso l’inserimento dei dati relativi alla settimana precedente. I dati sono dunque il prodotto di rilevazioni effettuate presso le scuole con l’intento di monitorare il funzionamento delle istituzioni scolastiche e garantirne la sicurezza e l’operatività. “I dati ci dicono che oltre l’80% delle studentesse e degli studenti, anche nella seconda settimana dopo il rientro dalla pausa festiva, ha frequentato la scuola in presenza – sottolinea il Ministro Bianchi -. È un dato che rispecchia il quadro nazionale dell’andamento pandemico e dimostra la bontà delle scelte fatte. Continueremo a monitorare la situazione, insieme alle autorità sanitarie nazionali e al Ministero della Salute, per garantire a tutti la massima sicurezza. Al contempo, stiamo lavorando a ulteriori semplificazioni che possano aiutare scuole e famiglie ad affrontare con la massima serenità e rapidità possibile la gestione dei casi di positività in ambito scolastico”.  Ma andiamo a vedere nel dettaglio i numeri del monitoraggio di questa settimana che conferma come  il virus del Covid continua ad accanirsi sul mondo della scuola. In una sola settimana, probabilmente però saremo al culmine dei contagi, classi e studenti in presenza calano rispettivamente dell’8,9% (che corrisponde all’aumento delle classi in Dad o quarantena) e del 6,5%. In sette giorni sono più che raddoppiati, in particolare, gli alunni positivi o in quarantena all’Infanzia (da 9% a 21,7%) e i positivi o in Dad alla Primaria (da 10,9% a 21,5%). Secondo i dati del Ministero dell’Istuzione infatti, pubblicati oggi e rilevati sull’83,9% delle istituzioni scolastiche statali italiane (6.841 scuole su 8.157), nella settimana 17-22 gennaio l’84,5% delle classi/sezioni risultava in presenza (266.404 delle 315.247 che hanno partecipato alla rilevazione, l’84% del totale), di cui il 15,3% in Ddi. Il restante 15,5% era in DAD o in quarantena (48.843). Per quanto riguarda gli alunni, sempre nella settimana 17-22 gennaio, risultava in presenza l’81,9% (5.049.103 sui 6.165.480 che hanno partecipato alla rilevazione, l’83,6% del totale).
Nella scuola dell’Infanzia era positivo o in quarantena il 21,7% degli alunni; alla Primaria positivo o in DAD il 21,5%; alla secondaria di I e II grado in DAD o DDI il 15,6%. La scorsa settimana il ministro Patrizio Bianchi aveva fornito in Parlamento, in Commissione Cultura, alla Camera, i dati sulle presenze relativi alla settimana precedente, dal 10 al 15 gennaio, e aveva detto: “Abbiamo il 93,4% delle classi in presenza, di cui 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza, mentre le classi totalmente a distanza sono il 6,6%. In termini di studenti – aveva spiegato ancora il 19 gennaio – quelli in presenza sono l’88,4%. Per l’Infanzia il numero di alunni positivi o in quarantena è il 9%, quindi in presenza il 91%; per la Primaria i positivi o in Dad sono il 10,9%; per la Secondaria di primo e secondo grado gli alunni in Dad o in Didattica integrata sono il 12,5%”. Del personale scolastico, nella settimana 17-22 gennaio i docenti in presenza erano il 91,3% (589.212 sui 645.464 che hanno partecipato alla rilevazione, l’83,2% del totale); il personale Ata in presenza era il 92,7% (158.836 sui 171.387, l’83,8% del totale); il 99,2% del personale docente e ATA era in regola con l’obbligo di vaccinazione e le unità di personale destinatarie di provvedimenti di sospensione dal servizio per inadempienza sono meno dell’1% della vasta platea complessiva.

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