Sul nodo del rientro al lavoro in presenza previsto per il 15 ottobre prossimo, interviene il segretario generale della Cisl Fp Roma Capitale Rieti, Giancarlo Cosentino: “Bisogna gestire la situazione con grande flessibilità e precisione. E’ in gioco il funzionamento stesso di una metropoli già a rischio collasso e in cui le amministrazioni pubbliche rappresentano la spina dorsale”. “Questo vale non solo per i ministeri e le amministrazioni centralizzate, che hanno nella Capitale la massima concentrazione, ma anche in particolare per tutti i servizi del Comune: basti pensare ai front-office degli uffici, come l’anagrafe, ai nidi o alle scuole dell’infanzia, dove gli orari di servizio uniti alle necessità delle famiglie devono trovare compatibilità con gli scaglionamenti previsti per il ritorno a lavoro in presenza dei dipendenti pubblici”, sottolinea Cosentino. “Bisogna tenere insieme tutte le esigenze, di cittadini e lavoratori. Senza trascurare quelle della sicurezza: i mezzi pubblici non saranno al 100% della capienza ed inoltre molte persone, e tra queste molti lavoratori pubblici, come coloro che per motivi di salute non possono andare in autobus, tram o treno, opteranno per il trasporto privato”, aggiunge. “Per fare un esempio andrebbero valutate in concreto le modalità e i tempi del tragitto casa-lavoro e su questo determinare una priorità anche nell’accesso al lavoro agile, dando attenzione ai lavoratori che prendono sia il treno regionale che la metro o il bus ed impiegano un tempo superiore a 60 minuti per arrivare in ufficio in una città estesa due volte Milano e non certo dotata delle medesime infrastrutture”, spiega il segretario della Funzione pubblica Cisl capitolina. “Per non far sprofondare la Capitale nel caos, servirà quindi, insieme a un’accurata gestione dei piani di rientro, che dia certezza su orari e funzionamento dei servizi e che tuteli i lavoratori rispetto a mobilità e organizzazione del lavoro pubblico, anche una vera riorganizzazione del piano del traffico, da predisporre attraverso un percorso concertativo con le rappresentanze dei lavoratori della Polizia Locale”, conclude Cosentino.
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