“Il Piano vaccinazioni nazionale è stato approvato da tutte le Regioni e a quel piano bisogna attendersi. Le regole sono chiare”. Lo ha ribadito il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Dobbiamo evitare polemiche, la campagna di vaccinazione è patrimonio di questo Paese”, ha detto. Poi, sulla possibile proroga delle misure anti-Covid dopo Pasqua, ha spiegato che “nessuna decisione è stata assunta, ci confronteremo nei prossimi giorni”. Ospite di Cartabianca su Rai3, Speranza è tornato sulla questione vaccini. “Si è partiti dal personale sanitario e dalle Rsa e l’altra priorità sono gli over-80. Ma quando AstraZeneca ha avuto limitazione d’età abbiamo attivato altre categorie come gli insegnanti per non tenere ferme le dosi, ma le regole sono chiare e approvate da tutti i presidenti di Regioni”.
Oggi intanto un milione di dosi Pfizer è stato consegnato in tutta Italia, con l’indicazione di dare “priorità alle persone più vulnerabili”. La possibilità di vincere la “battaglia” dei vaccini, però, passa in primo luogo dall’Europa e infatti la questione sarà sul tavolo del prossimo Consiglio europeo. Mercoledì Draghi riferirà al Senato e alla Camera in vista dell’appuntamento, quando i leader Ue dovranno discutere su eventuali azioni contro AstraZeneca, che ha fornito a oggi meno della metà delle dosi previste dai contratti, e sul blocco delle esportazioni. Il premier britannico Boris Johnson ha inviato un messaggio ‘distensivo’, assicurando che il Regno Unito continuerà “a collaborare con i nostri partner europei per garantire la distribuzione dei vaccini. Nessuno di noi crede nel blocco delle esportazioni”. Il problema per Bruxelles è però proprio il fatto che la maggior parte delle dosi di AstraZeneca prodotte in Olanda, al momento, sarebbe destinata a Londra. L’Italia ha già fermato una volta le esportazioni di vaccino e se ce ne sarà bisogno continuerà a farlo.