Esteri

Sud Sudan, parla il Vescovo gambizzato: “Tornerò a camminare e a fare il missionario”

“Io sto prendendo forza di giorno in giorno e tutto andrà per il meglio. Tornerò a camminare e continuerò il mio servizio missionario come prima”. Lo ha detto il vescovo eletto di Rumbek (Sud Sudan), monsignor Christian Carlassare, al microfono di di Tv2000, in collegamento dal letto d’ospedale a Nairobi in Kenya dove è ricoverato in seguito al grave attentato avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 aprile.  “Sono in un letto d’ospedale – ha aggiunto Carlassare – dove i medici si stanno prendendo cura di me. Hanno visitato le mie gambe colpite da alcuni proiettili e hanno ripulito le ferite”. “Subito dopo l’attentato – ha proseguito – quando sono stato portato all’ospedale di Rumbek e ho avuto la prima operazione molta gente è venuta a farmi visita. Ho visto donne, giovani, persone di governo. Tante persone che si sentivano di mostrarmi la loro solidarietà. Io ero a letto sofferente per i quattro proiettili che erano nelle mie gambe ma ho visto che la sofferenza della gente era molto più forte della mia. Se io avevo una speranza forte di guarire, loro avevano paura che li lasciassi o di avermi in qualche modo deluso”. Per questo ho pensato – ha concluso – che il messaggio del perdono è l’unico che in questa situazione può portare a una vera giustizia. Si cerca sempre la giustizia, ma ci si dimentica sempre della misericordia. In questo momento speriamo che emerga la verità affinché questi avvenimenti non accadano mai più. Sappiamo che dal perdono può nascere una trasformazione”.

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