(Red) Gli Stati Uniti finiscono sotto accusa per la ‘Caporetto’ in Afghanstan. Probabilmente l’intelligence americana avrà molto da dire su quanto sta accadendo in quel Paese. Visti i risultati ottenuti sul terreno dai Talebani, sembrerebbe assolutamente insufficiente l’analisi dell’intelligence, che più che un rientro ordinato negli Stati Uniti delle forze militari presenti nell’area di crisi, si è trattato più semplicemente di una ritirata strategica ed accanto a questo sembrerebbero ‘farlocchi’ i colloqui di pace dove erano stati invitati ed hanno partecipato gli stessi islamisti, garantendo il rispetto degli equilibri nella regione. Purtroppo è acceduto esattamente il contrario visto che l’ambasciata Usa a Kabul ha invitato gli americani che si trovano ancora in Afghanistan ad abbandonare immediatamente il Paese per il grave deterioramento della situazione sul fronte sicurezza. L’avanzata dei talebani è travolgente. In poche ore hanno conquistato anche le città di Herat, Kandahar e Ghazni e che, a questi ritmi, rischiano di entrare nella capitale in poco tempo. Agli americani viene chiesto di tornare in patria usando i voli commerciali a disposizione, spiegando come la capacità dell’ambasciata di assisterli sia “estremamente limitata” date le difficili condizioni di sicurezza e uno staff a disposizione limitato. L’ambasciata sta comunque offrendo prestiti per il rimpatrio ai cittadini americani che non hanno i soldi necessari ad acquistare un biglietto aereo.
Anche i cittadini tedeschi sono invitati a lasciare l’Afghanistan. È quello sui legge sul sito del ministero degli Esteri guidato da Heiko Maas. A causa degli scontri in atto sul terreno, il ministero sconsiglia l’ingresso in Afghanistan, e rivolge un appello ai cittadini federali, affinché “cerchino la possibilità di lasciare al più presto il Paese su dei voli di linea”.
aggiornamento Afghanistan del 12 agosto 2021 ore 19.30