Covid

Terapie intensive sotto pressione in gran parte del Paese. Salgono anche i ricoveri in area medica

Aumentano i ricoveri in area medica e in terapia intensiva per i malati contagiati da Covid e dalle sue varianti, in particolare la Omicron, che in pochi giorni ha infettato migliaia di persone.  L’incremento più consistente si è registrato nella provincia di Trento con +4% in 24 ore, seguita da Valle d’Aosta (+3%), Marche e Campania (+2%) e Veneto (+1%). Ad oggi inoltre – a fronte di una media nazionale stabile al 12%, ovvero 2 punti sopra la soglia massima del 10% di occupazione di pazienti Covid nei reparti di rianimazione – sono 13 le regioni e Pa che la superano: Abruzzo (12%), Calabria (13%), Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio (14%), Liguria (18%), Lombardia (12%), Marche (17%), provincia di Bolzano (19%), provincia di Trento (26%), Piemonte (14%), Toscana (13%) e Veneto (17%).

L’aumento dei casi comporta anche disagi per chi deve prenotare tamponi. Dopo le difficoltà registrate in Lombardia, anche nel Lazio si manifestano problemi. A sostenerlo è Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega, il quale afferma: ”Sono centinaia i cittadini contagiati o venuti a contatto con soggetti positivi al Covid-19 che denunciano le gravi inefficienze della Regione nella gestione dell’emergenza sanitaria’. Chi, ad esempio, risiede nell’Asl Roma 2 e, attraverso il portale aziendale, prenota un tampone molecolare, trova disponibilità soltanto a Viterbo. I più fortunati si recano al ‘drive in’ in via Palmiro Togliatti, ma lì devono attendere ore in auto, magari con figli piccoli al seguito, prima che arrivi il loro turno”.

aggiornamento pandemia Covid del 29 dicembre ore 11.43

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