Cronaca

Un rapimento pianificato quello del bimbo dalla doppia nazionalità (romena-moldava) a Padova

Potrebbe essere già all’estero David, 5 anni, strappato dal padre dalle braccia della madre che lo accompagnava a scuola e caricato su un furgone nero. Il piccolo è vittima di una guerra tra la madre Alexandra, 26 anni con doppia nazionalità, romena e moldava, e il padre Bogdan, romeno. Il suo rapimento è avvenuto a Padova. L’uomo, che aveva già una volta rapito il piccolo e che, gravato da diversi precedenti, ne aveva perso l’affidamento, si è fatto aiutare da tre complici a bordo di un grosso furgone scuro. Il mezzo è stato avvistato, ha lasciato traccia di sé: le telecamere hanno registrato il passaggio alle 8.34. Il furgone è stato avvistato all’uscita della tangenziale nord Plebiscito-Vigodarzere. Attraverso il tam tam sui social la famiglia ha saputo che il furgone è stato visto a Villesse, in provincia di Gorizia, parcheggiato al confine con la Slovenia. Dove forse è avvenuto un cambio di veicolo. Erano le 8.30 del mattino di martedì. Alexandra, 26 anni, di origine moldava, sta portando a scuola il figlio di 5 anni. È da poco uscita dalla sua casa in zona San Lazzaro quando tra via Giolitti e via Salandra arriva un furgone con i vetri oscurati a tutta velocità. Sembra un film d’azione e invece è la terrificante realtà. Due uomini tengono ferma Alexandra e un terzo afferra il bimbo: la donna lo riconosce, è il papà di suo figlio. Romeno d’origine, è separato dalla compagna e il tribunale di Bucarest tre anni fa gli aveva vietato di avvicinarsi a lei e al bambino. Alla guida una quarta persona, scappano lasciando la donna in lacrime per strada. Lei denuncia tutto ai carabinieri, il pubblico ministero Emma Ferrero apre un fascicolo per sottrazione di minore. E le ricerche partono a tappeto, non si tralascia nulla. I militari contattano anche le forze dell’ordine romene, c’è la possibilità che l’uomo si rifugi all’estero.

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