Individuati in Emilia Romagna 100 siti nei corridoi ecologici vicini alle zone frutticole. In campo 22mila insetti
La vespa samurai torna a volare. In Emilia-Romagna sono previsti 200 nuovi lanci dell’insetto in 100 siti individuati nei corridoi ecologici (siepi, aree verdi, boschetti, eccetera) vicini alle zone frutticole, per un totale di 22.000 vespe samurai immesse nell’ambiente. Ad un anno dalla prima immissione della vespa samurai sul territorio regionale per il contrasto alla cimice asiatica, è stato approvato dal ministero della Transizione ecologica il piano nazionale di controllo biologico 2021 che interessa cinque Regioni: oltre all’Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e le due province autonome di Trento e Bolzano. “I risultati che stiamo ottenendo sono davvero incoraggianti e il lavoro della vespa samurai sta già dando un contributo alla nostra frutticoltura”, spiega l’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi. Dopo la prima campagna di lanci l’insetto “è stato infatti ritrovato in tutto il territorio regionale, seppure con percentuali variabili a seconda delle zone. E questo è un risultato molto importante in quanto l’obiettivo era proprio quello di verificare l’insediamento, in modo da iniziare quel processo di riequilibrio ecologico che darà respiro alla nostra frutta e di conseguenza all’intero comparto”. I benefici sono attesi per il prossimo futuro”, aggiunge Massimo Bariselli del Servizio fitosanitario regionale.
“L’obiettivo dei primi anni è infatti favorire l’insediamento della vespa samurai sul nostro territorio. E questo è stato raggiunto. Ora ci aspettiamo che la parassitizzazione aumenti progressivamente per ottenere il riequilibrio ecologico”. In particolare, i lanci sono così distribuiti per provincia: sei a Piacenza, sei a Parma, 12 a Reggio Emilia, 44 a Modena, 30 a Bologna, 34 a Ferrara, 40 a Ravenna, 22 a Forlì-Cesena e sei a Rimini.