Politica

Zingaretti fa a Mattarella il nome di Conte, Renzi non lo propone come Premier, anzi

Via i veti su Iv. E’ la condizione espressa dal leader di Italia Viva Matteo Renzi nel colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel quale ha manifestato la disponibilità del suo partiito a un governo politico o eventualmente anche istituzionale e ha detto di aver sentito il premier dimissionario. Si è conclusa, tra alti e bassi la seconda giornata di consultazioni al Quirinale dopo le dimissioni del premier Conte. “Andare ad elezioni sarebbe un errore per l’Italia. Occorre un governo presto, preferiamo un esecutivo politico ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale”, ha affermato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Mentre Nicola Zingaretti ha detto: “Il Pd sostiene l’incarico al presidente Conte, che si è rivelato un punto di sintesi equilibrato.   Abbiamo indicato la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte che anche nell’ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato”. Prima di Zingaretti aveva parlato Renzi, che di fatto ha mantenuto tutte, o quasi, le posizioni che lo hanno portato a far dimettere la sua delegazione di Governo. “Noi non abbiamo fatto il nome di Conte perché siamo in una fase precedente”. Così Matteo Renzi dopo le consultazioni. “Prima si sceglie dove andare, poi si sceglie con quali persone, non siamo ancora a scegliere chi guida, ancora non siamo lì, intanto dove andiamo? Chi sono i membri di questa maggioranza? – chiede Renzi -, c’è chi con noi non si vuole alleare, pensano di fare a meno di noi? In bocca al lupo, alla fine del percorso diremo chi deve guidare la macchina”. 

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