Il peschereccio “Michele Giacalone” della marineria di Mazara del Vallo, è stato assaltato da un peschereccio turco mentre era impegnato in una battuta di pesca in acque internazionali tra la Siria e la Turchia, nei pressi dell’isola di Cipro. L’armatore del motopesca siciliano ha detto che il “Giacalone” è stato speronato e fatto oggetto di lancio di pietre e altri oggetti. Lo scorso 3 maggio il “Michele Giacalone” era stato aggredito al largo delle coste libiche mentre era impegnato nella pesca al gambero rosso. Siamo rovinati”. Lo dice Luciano Giacalone, armatore del ‘Michele Giacalone’. È una situazione oramai insostenibile. Chi di dovere affronti la questione della sicurezza in mare per noi pescatori”. È l’appello di Mimmo Asaro, Presidente di Federpesca a Mazara del Vallo, dopo la notizia che un altro peschereccio di Mazara del Vallo, il ‘Michele Giacalone’ è stato assaltato con pietre lanciate da pescherecci turchi. Il motopesca si trova in acque internazionali, a 27 miglia dalle coste turche. Lo scorso 3 maggio lo stesso ‘Michele Giacalone’ era stato mitragliato dalla Guardia Costiera libica mentre si trovava nelle acque riconosciute dalla Libia come “zona esclusiva di pesca”. Dopo quell’abbordaggio, il motopesca si è spostato verso la Grecia, raggiungendo la zona di mare compresa tra Turchia e Siria.