Esteri

Cina: “Il ritiro dall’Afghanistan fallimento della politica Usa”. Risoluzione Onu chiede di rispettare i civili all’aeroporto di Kabul e i diritti umani di donne e bimbi.

Il ritiro delle truppe Usa dall’Afghanistan dimostra che la “politica di intervento militare sfrenato e di imposizione dei propri valori in altri Paesi è irrealizzabile ed è destinata al fallimento”. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, commenta così la partenza dell’esercito americano da Kabul. “L’Afghanistan ha inaugurato un nuovo punto di partenza la ricostruzione nazionale – sottolinea -. Ora si apre una nuova pagina”. Intanto il Consiglio di Sicurezza Onu ha approvato con 13 voti a favore e due astenuti (Russia e Cina) una risoluzione sull’Afghanistan in cui si chiede la protezione dei civili e dell’aeroporto di Kabul. Nel testo non è menzionata la “zona di sicurezza” di cui aveva parlato il presidente francese Macron. Si riafferma invece “l’importanza di sostenere i diritti umani” e si chiede di rafforzare gli sforzi per fornire assistenza umanitaria. Non ha avuto un seguito, quindi, la proposta di stabilire una “safe zone” all’aeroporto di Kabul per permettere alle persone di partire anche dopo il ritiro Usa. A lanciarla erano stati Francia, Regno Unito e Germania, ma il punto non è stato inserito nel testo votato. Nel documento i leader chiedono che “che i talebani onorino l’impegno a consentire agli afghani di lasciare il Paese e che l’aeroporto di Kabul venga riaperto in sicurezza”, ma non potranno richiedere una “safe zone” nello scalo. Il Consiglio di sicurezza, inoltre, prende atto di una “dichiarazione del 27 agosto 2021, in cui i miliziani si impegnano a consentire agli afghani di viaggiare all’estero” e “si aspetta che i talebani aderiscano a questi e a tutti gli altri impegni”.

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