Esteri

Draghi e le migrazioni: “Soddisfazione per le conclusioni del vertice Ue”

Il Premier Draghi si è detto “molto soddisfatto” per i risultati raggiunti al vertice Ue, per la parte legata alle migrazioni. Il Presidente del Consiglio ha citato in particolare due punti delle conclusioni, che sono stati modificati, proprio su sua richiesta, rispetto alla bozza iniziale: il paragrafo 20, originariamente concepito per aprire alla possibilità che l’Ue finanzi muri e barriere costruiti dagli Stati membri alle frontiere esterne, e il paragrafo 24, che doveva sottolineare la responsabilità dei paesi membri nell’arginare i “movimenti secondari”, ovvero i viaggi dei migranti verso paesi Ue diversi da quelli di primo arrivo, che dovrebbero invece farsene carico. “Sono molto soddisfatto di come si è conclusa la discussione su questi punti: il testo originario – ha spiegato Draghi – parlava solo di movimenti secondari, senza parlare di una adeguato equilibrio tra solidarietà e responsabilità. Il testo attuale ha introdotto esplicitamente questo concetto”.
Il punto 24 delle conclusioni, in effetti, afferma che “dovranno essere fatti degli sforzi sostenuti per ridurre i movimenti secondari, e per assicurare un giusto equilibrio fra responsabilità e solidarietà fra gli Stati membri”. Il secondo tema, quello dei muri, è legato al tentativo del regime bielorusso di destabilizzare l’Unione europea spingendo e ammassando i migranti alle sue frontiere con gli Stati membri (Polonia, Lettonia, Lituania). Il Consiglio europeo, si legge nelle conclusioni, “non accetterà alcun tentativo di paesi terzi di strumentalizzare i migranti a fini politici. Condanna tutti gli attacchi ibridi ai confini dell’Ue e risponderà in modo conseguente”. I leader, sempre nelle conclusioni approvate, invitano quindi “la Commissione a proporre qualunque modifica necessaria al quadro giuridico dell’Ue, e misure concrete appoggiate da un adeguato sostegno finanziario per assicurare una riposta immediata e appropriata, in linea con il diritto comunitario e gli obblighi internazionali, compreso il rispetto dei diritti fondamentali”.

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