Gli italiani giudicano positivamente le sanzioni proposte dal ministro Salvini nel disegno di legge del nuovo Codice della Strada, soprattutto quelle che riguardano gli ubriachi recidivi e l’abbandono degli animali. Lo rileva un sondaggio effettuato da SWG. Il ddl ha avuto già l’ok da Montecitorio ed è ora al vaglio dell’assemblea di Palazzo Madama. “In un contesto in cui pochi italiani si dichiarano assolutamente ligi alle regole del codice della strada – si legge nel Radar SWG – le nuove norme trovano un ampio consenso, soprattutto le sanzioni per gli ubriachi recidivi (80%) e l’abbandono degli animali in strada (79%). In fondo alla classifica del gradimento le nuove ammende per chi supera i limiti di velocità (37%) e l’aumento della potenza delle auto che potranno essere guidate dai neopatentati (37%)”. 2 italiani su 3 sono d’accordo con la revoca della patente a chi è sotto l’effetto di droghe. “All’approvazione della logica della tolleranza zero – sottolinea SWG – si associa anche una marcata percezione di pericolosità dei comportamenti che mettono maggiormente a rischio la salute propria ed altrui quando si è per strada. Nonostante questo è ampia l’ammissione di colpa degli italiani rispetto agli stessi comportamenti considerati pericolosi e per i quali si approva l’inasprimento delle norme: superare i limiti di velocità e usare il cellulare alla guida sono comportamenti dichiarati da una larga parte degli automobilisti”. Le infrazioni più commesse: in auto eccesso di velocità, in moto e monopattino passare con il rosso o non fermarsi ad uno stop. “I motociclisti (di cui 1 su 3 dichiara di non commettere mai infrazioni) cadono più facilmente nella tentazione di passare con il semaforo rosso – precisa l’Istituto di ricerca triestino – così come gli utenti di monopattini, che per oltre un quarto dei casi ammettono anche di guardare il cellulare mentre sono alla guida”. (Fonte SWG valori medi in scala 1-10. Date di esecuzione: 10-12 aprile 2024. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni).
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