Roma Capitale

Giù dal ponteggio a due passi da San Pietro, muore operaio edile

Un operaio di 41 anni è morto sul colpo dopo essere caduto dall’impalcatura di un palazzo all’altezza del secondo piano. È successo nella tarda mattinata tra piazzale Gregorio VII e via della Stazione di San Pietro e, secondo le prime ricostruzioni, l’uomo potrebbe essere scivolato. Sul posto sono intervenuti il personale del 118 e la polizia scientifica. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Non è accettabile morire per lavorare. Stiamo parlando di persone e non di numeri, di troppe persone che perdono la vita ogni giorno e dietro alle quali c’è una famiglia devastata dalla perdita. Però i numeri contano e sono inquietanti: a Roma sono morte 35 persone nei primi 9 mesi del 2021. Una realtà intollerabile che nel settore dell’edilizia assume proporzioni anche più preoccupanti. Abbiamo tutti il dovere di combattere per il diritto ad un lavoro di qualità e in sicurezza senza accettare mediazioni al ribasso. Questo sarà il mio impegno quotidiano. Alla moglie, al figlio e alla famiglia vanno le sentite condoglianze di tutta l’amministrazione capitolina”, ha detto l’assessora al Lavoro, Claudia Pratelli, visitando il luogo dove l’operaio ha perso la vita.

Related posts

POSTE ITALIANE: A ROMA E PROVINCIA PAGAMENTO DEL BOLLO AUTO FACILE E VELOCE GRAZIE AI SERVIZI DIGITALI

Redazione Ore 12

Turista scippato della catenina a Ponte Sisto, ma a due passi c’erano i Carabinieri che arrestano un 33enne marocchino

Redazione Ore 12

Alla luce dell’aumento del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Si tratta di un procedimento al momento contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato. “L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili”, spiega la Procura. “Ottima notizia! E’ quello che abbiamo chiesto sabato. Ora la Procura senza anche il ministro Cingolani come persona informata sui fatti, come da noi chiesto, così che possa spiegare ai magistrati il contenuto delle sue importanti dichiarazioni e delle accuse che ha fatto. Anche perché il Mite ha tutti i dati che devono essere comunicati dai distributori, primo passo utile per risalire lungo la filiera e individuare i responsabili delle vergognose speculazioni”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “La Procura ora mandi la Guardia di Finanza in tutte le società petrolifere e in tutti i distributori d’Italia per tutti gli accertamenti utili a individuare eventuali profili penalmente rilevanti”, prosegue Dona. “Saremo di supporto all’indagine con tutto il dossier che stiamo raccogliendo”, sottolinea Dona.

Redazione Ore 12