Economia e Lavoro

Lagarde (Bce) conferma la linea: “Fine del QE e rialzo dei tassi. Normalizzazione e non inasprimento”

Il primo rialzo dei tassi di interesse della Bce potrebbe intervenire anche “solo dopo poche settimane” dalla fine degli acquisti netti di titoli. Lo ha ribadito, con una certa enfasi, la presidente Christine Lagarde, intervenendo alla cerimonia per il 30esimo anniversario della Banca centrale della Slovenia. “Dopo il primo rialzo dei tassi il processo di normalizzazione sarà graduale. Uso deliberatamente il termine normalizzazione – ha sottolineato – e non inasprimento”. Lagarde ha ribadito la sequenza tempistica con cui, da mesi, la Bce ha detto che intende procedere verso questa normalizzazione. “Primo, metteremo fine agli acquisti netti di titoli. Sulla base dei dati che giungeranno, la mia aspettativa è che debbano concludersi all’inizio del terzo trimestre. Il primo rialzo dei tassi, sulla base della forward guidance della Bce, avverrà un qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti. Finora – ha sottolineato – non abbiamo, volutamente, definito in maniera precisa la nozione di ‘qualche tempo’. Ma sono stata molto chiara sul fatto che questo potrebbe significare un periodo di sole poche settimane”. Lagarde ha poi parlato del tema dei prezzi. “Con l’inflazione che resterà probabilmente alta per un certo periodo di tempo, saranno cruciali azioni che dimostrino il nostro impegno alla stabilità, per ancorare le aspettative di inflazione e contenere effetti di secondo livello. Questo aiuterà a assicurare che l’inflazione torni al 2% una volta che saranno superati i diversi shock sull’offerta”. Il tutto mentre nell’aria euro “appare sempre più improbabile che tornino le dinamiche disinflazionistiche dello scorso decennio. Ne risulta – ha detto la presidente – che sia appropriato che la nostra policy torni a parametri più normali”. Ma questo tenendo conto che nell’area euro (a differenza che negli Usa) “non abbiamo eccessi di domanda aggregata, consumi e investimenti restano al di sotto dei livelli precrisi e la guerra sta creando una sfida per la politica monetaria, moderando i tassi di crescita – ha rilevato – e spingendo al rialzo l’inflazione”. Per questo l’impegno alla flessibilità della “sarà cruciale”. E “in più – ha aggiunto – la Bce ha coerentemente messo enfasi su l’opzionalità della sua politica monetaria, che ci crea spazio per rispondere a sorprese sull’inflazione in maniera tempestiva e efficiente”. La linea Lagarde viene confermata anche dalla Banca centrale tedesca. “Sarà probabilmente necessario un aumento dei tassi della Bce a luglio. L’inflazione record richiede la fine del programma di acquisto di obbligazioni da parte della banca centrale alla fine di giugno”. Queste le parole del presidente della Bundesbank Joachim Nagel aggiungendo che “se i dati in arrivo e la nostra nuova proiezione confermeranno questa opinione, il mese prossimo sosterrò un primo passo per normalizzare i tassi di interesse della Bce a luglio”. La Federal Reserve e altre banche centrali hanno alzato i tassi per contrastare l’inflazione, che ha subito un’accelerazione quando le economie sono uscite dalla pandemia Covid ed è salita ulteriormente a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina a fine febbraio. Un aumento sarebbe il primo della Bce in oltre un decennio e arriverebbe nel momento in cui l’inflazione nell’eurozona ha raggiunto il 7,5% ad aprile, un massimo storico e ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Bce. L’ultima impennata è stata determinata in gran parte dai forti aumenti dei prezzi dell’energia dovuti all’invasione russa dell’Ucraina. Nella sua ultima riunione la Bce ha deciso di porre fine a un programma di acquisto di obbligazioni che è stato utilizzato per alimentare la crescita economica, “nel terzo trimestre” alla luce degli ultimi dati sull’inflazione. Nagel, capo della Bundesbank tradizionalmente conservatrice, è uno dei sostenitori più decisi a un intervento nel consiglio direttivo della Bce. Ma altri banchieri sono più cauti.  “È necessario aumentare i tassi nel terzo trimestre, probabilmente a luglio”, ha affermato Olli Rehn. Il prossimo consiglio direttivo si terrà ad Amsterdam il prossimo 9 giugno.

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