La ragazza venne barbaramente uccisa a Grottaferrata nel 1984, il suo corpo trafugato da ignoti
Roma avrà una strada intitolata a Catherine ‘Ketty’ Skerl, barbaramente uccisa nel 1984 a Grottaferrata. Il Consiglio comunale capitolino ha approvato all’unanimità la proposta del consigliere Udc-Forza Italia Marco Di Stefano.
L’OMICIDIO DI KETTY SKERL
E’ l’avvocato Paola Chiovelli, legale difensore della cugina di Ketty, Laura Mattei, che ricostruisce la drammatica vicenda. “Catherine, studentessa del liceo artistico di via Giulio Romano, abitava con la famiglia nel quartiere Talenti, a via Isidoro Del Lungo. La sera di sabato 21 gennaio, dopo aver partecipato a una festicciola, si avviò verso la casa di un’amica dove avrebbe trascorso la notte. L’indomani, infatti, entrambe sarebbero partite di buon’ora per una breve gita in montagna. A quell’appuntamento, però, Catherine non arrivò mai. Ketty, infatti, venne ritrovata strangolata il mattino dopo, presso una vigna in aperta campagna, nei dintorni di Grottaferrata. L’assassino aveva infierito su di lei con forza brutale, sino ad affondarle il viso nel fango e a spezzarle le reni. Questo assassino non è mai stato individuato. Il delitto, infatti, è tuttora impunito”.
IL CORPO TRAFUGATO
Ketty Skerl non ha avuto pace neanche da morta. “Il 13 agosto scorso, nell’ambito delle indagini sul delitto riaperte dalla Procura di Roma- spiega l’avvocato Chiovelli-, la Polizia ha scoperto che la sua tomba presso il Cimitero Verano è stata violata e il corpo trafugato da ignoti criminali. Con l’approvazione di tale mozione, l’istituzione comunale e la città di Roma, attraverso i suoi rappresentanti, risarcisce in parte la propria cittadina, vittima per due volte di una violenza inaudita. Teniamo, perciò, a ringraziare il consigliere Udc-Forza Italia Marco Di Stefano che, con pronta e squisita sensibilità, ha subito compreso l’importanza del gesto approntando con zelo la procedura amministrativa che ha avuto un così felice esito. Ringraziamo, inoltre, i consiglieri comunali che hanno votato all’unanimità la mozione e coloro che la sostennero idealmente nei mesi scorsi. Ci auguriamo che Ketty possa avere nella sua città un luogo importante e consono al debito che noi tutti abbiamo verso di lei, luogo ove ciascuno potrà ricordarla con affetto”, conclude l’avvocato.